Il discorso di Zelensky preparato per la finale dei Mondiali ma rifiutato dalla Fifa

video "Questa Coppa del Mondo ha dimostrato più volte che diversi paesi e nazionalità possono decidere chi è il più forte nel fair play, ma non giocando con il fuoco. Sul campo di gioco verde e non sul campo di battaglia rosso. Questo è il sogno di tante persone". Lo ha detto Volodymyr Zelensky nel discorso preparato per la finale dei Mondiale in Qatar, che aveva chiesto alla Fifa di pronunciare, ottenendo però un rifiuto. Quindi il presidente ucraino ha diffuso il suo messaggio postandolo su Instagram, scrive Ukrinform. "Abbiamo offerto la formula della pace al mondo, perché non ci sono campioni in guerra e non ci può essere un pareggio", ha detto ancora Zelensky prendendo in prestito immagini calcistiche per lanciare il 'Global Peace Formula Summit' da tenersi quest'inverno. Un "vertice per unire tutte le nazioni del mondo attorno alla causa della pace globale", ha affermato. "La Coppa del Mondo, ma non la Guerra Mondiale. È possibile".video Ansa

Mihajlovic e Bologna, la città del cuore che ora lo piange: "Era un rapporto d'amore reciproco"

video "Bologna per tutto quello che ha fatto per me rimarrà per sempre nel mio cuore", disse Sinisa Mihajlovic quando nel novembre del 2021 ricevette la cittadinanza onoraria della città. Un rapporto ricambiato anche dai bolognesi, che oggi lo piangono e lo ricordano. Tra loro, anche le persone che lo hanno conosciuto nei luoghi che frequentava di più: lo stadio Dall'Ara, il ristorante dove mangiava e l'albergo dei ritiri calcistici.Di Simone Modugno Video di Simone Modugno (immagini di Mihajlovic realizzate da Valerio Lo Muzio)

Mihajlovic, Meloni alla camera ardente: "Sinisa ha rappresentato il coraggio"

video Dopo amici, familiari, personalità dello sport e tante persone comuni, anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha voluto rendere omaggio a Sinisa Mihajlovic recandosi alla camera ardente allestita in Campidoglio, a Roma. "Il significato che lascia nel mondo, non solo quello del calcio, una figura come quella di Sinisa Mihajlovic è il coraggio" ha detto Meloni. "La vita è una battaglia e devi saperla combattere. Lui l'ha fatto con onore nella sua vita e nella sua lotta contro la malattia - ha aggiunto -. Questo è un qualcosa da sottolineare perché è un grande insegnamento al di là del ruolo che Mihajlovic aveva nella società" di Francesco Giovannetti

I Maneskin come gli Who: distruggono gli strumenti sul palco. Ma è polemica sui social

video Questa volta i social non hanno perdonato e si sono scagliati contro la band del momento: i Maneskin. Il gruppo italiano ha da poco concluso il tour negli Stati Uniti con l'ultima tappa a Las Vegas. E proprio sul palco della città del Nevada ha chiuso il concerto rompendo gli strumenti come facevano gli Who. In un video, condiviso dagli stessi Maneskin sul loro profilo Instagram, Thomas e Victoria sbattono ripetutamente a terrachitarra e basso e poi con Damiano danneggiano piatti e tamburi del batterista. Una scena che ha scatenato le polemiche del web: "Questi gesti sono profondamente fuori tempo, irrispettosi verso chi fa debiti per acquistare uno strumento e rigorosamente non rock", commenta un utente. "Questa cosa la trovo penosa. Si vede che si sono dimenticati di quando suonavano per strada e non potevano permettersi strumenti di un certo livello", rincara un altro follower.Video Instagram - maneskinofficial

Mihajlovic, Lotito: "Bisogna approfondire le malattie dei calciatori"

video "Bisogna approfondire alcune malattie che potrebbero essere legate al tipo di stress, dicure che venivano fatte all'epoca e ai trattamenti che venivano fatti sui campi sportivi" ha detto il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, lasciando la camera ardente di SinisaMihajlovic allestita a Roma, in Campidoglio. "Per esempio - ha spiegato Lotito - i vaccini servono e vanno fatti, ma nessuno sa quello che potranno determinare in futuro" di Francesco Giovannetti

Mihajlovic, da Lotito a Montella e Spalletti: gli amici del calcio salutano Sinisa

video Dall'allenatore del Napoli Luciano Spalletti a Vincenzo Montella, dal presidente della Lazio Claudio Lotito all'ex presidente della Fiorentina Andrea Della Valle. Sono diversi i personaggi del calcio che hanno deciso di presentarsi in Campidoglio, a Roma, alla camera ardente di Sinisa Mihajlovic. Visibilmente provato Lotito, che ai microfoni dei cronisti non è riuscito a trattenere un lungo momento di commozione. "Grande amico, grande uomo e grande padre. Deve rappresentare l'esempio non solo del calciatore ma dell'uomo" ha detto Lotito. "Sono orgoglioso di essere stato il suo presidente. Era una persona speciale, rara nel calcio" ha aggiunto Della Valle. "Ero amico di Sinisa da 25 anni e conosco tutta la famiglia - ha detto Montella - come allenatore sono subentrato a lui in quattro diverse squadre: nessuno, dal magazziniere al presidente, ha mai parlato male della persona". "Era una persona che ti faceva subito capire chi avevi di fronte, senza il timore di doversi nascondere per poi fregarti o aggirarti" ha commentato Spalletti. di Francesco Giovannetti

Mihajlovic, da Lotito a Montella e Spalletti: gli amici del calcio salutano Sinisa

video Dall'allenatore del Napoli Luciano Spalletti a Vincenzo Montella, dal presidente della Lazio Claudio Lotito all'ex presidente della Fiorentina Andrea Della Valle. Sono diversi i personaggi del calcio che hanno deciso di presentarsi in Campidoglio, a Roma, alla camera ardente di Sinisa Mihajlovic. Visibilmente provato Lotito, che ai microfoni dei cronisti non è riuscito a trattenere un lungo momento di commozione. "Grande amico, grande uomo e grande padre. Deve rappresentare l'esempio non solo del calciatore ma dell'uomo" ha detto Lotito. "Sono orgoglioso di essere stato il suo presidente. Era una persona speciale, rara nel calcio" ha aggiunto Della Valle. "Ero amico di Sinisa da 25 anni e conosco tutta la famiglia - ha detto Montella - come allenatore sono subentrato a lui in quattro diverse squadre: nessuno, dal magazziniere al presidente, ha mai parlato male della persona". "Era una persona che ti faceva subito capire chi avevi di fronte, senza il timore di doversi nascondere per poi fregarti o aggirarti" ha commentato Spalletti. di Francesco Giovannetti