Salvò due ebrei dai nazifascisti Ida ora è "Giusta tra le Nazioni"

di Claudia StefaniwMOTTA DI LIVENZAUna mottense nel Giardino dei Giusti. 'Chi salva una vita salva il mondo intero': è il verso del Talmud forse più conosciuto nel mondo dopo che Moshe Bejski, ebreo salvato da Oskar Schindler, lo usò per inaugurare nel 1962 il Giardino dei Giusti a Gerusalemme. Un giardino dove viene piantato un albero per ogni Giusto: una persona che ha salvato almeno un ebreo durante la Shoah. Oggi, non essendoci più spazio per le nuove piantumazioni, è stato costruito nel giardino un Muro d'Onore su cui vengono scolpiti i nomi. Sulla lastra di marmo è stato recentemente inciso anche il nome della lorenzaghese Ida Granzotto, vedova Battistella. La consegna della onorificenza, la più alta onorificenza civile di Israele, è avvenuta nelle settimane scorse a Venaria Reale, in provincia di Torino, dove la signora Granzotto si era trasferita nel 1953 con i figli. A ritirarla in memoria della madre la figlia Maria Teresa Battistella alla presenza di Estella Levi, nipote della coppia di ebrei salvati da Ida Granzotto. Nata nel 1905, Ida Granzotto risiedeva in una casa colonica abbastanza isolata in via Quartarezza a Lorenzaga, a poche centinaia di metri da Villa Wiel. Tra il 1943 ed il 1945 ospitò una coppia di ebrei perseguitati offrendo un nascondiglio dai rastrellamenti nazifascisti. «Ricordo che una coppia di coniugi, Edgardo e Gemma Levi, si presentarono a casa nostra chiedendo ospitalità» spiega la figlia Maria Teresa Battistella. «Posto ne avevamo e mia madre, allora già vedova con 5 figli, accettò immediatamente. Non sapevamo neppure che fossero ebrei. Una mattina la signora Gemma scese le scale in lacrime: c'erano i nazisti in paese. Quel giorno se ne andarono per non mettere in pericolo mia madre e noi bambini». Nell'aprile 1958 Ida Granzotto ricevette la medaglia d'oro dalla Comunità israelitica di Milano. Furono successivamente i Levi ad attivarsi con lo Yad Vashem, l'istituto per la Memoria dei Martiri e degli Eroi dell'Olocausto di Gerusalemme, affinché la loro benefattrice venisse nominata Giusta tra le Nazioni. Ida Granzotto è deceduta nel 1987, l'onorificenza arriva dunque postuma ma ha profondamente commosso la figlia Maria Teresa che non ha trattenuto le lacrime durante la cerimonia di consegna della medaglia avvenuta dalle mani di Sara Ghilad, Prima Assistente Ufficio Affari Pubblici e Politici dell'Ambasciata d'Israele in Italia. Sono attualmente 682 i Giusti italiani ricordati nel Giardino.