«Stop al consumo del suolo: ora si può fare»

«Oggi salvaguardare il territorio dalla cementificazione è un'esigenza primaria: ne sono più consapevoli i cittadini che i politici, ma ci arriveremo». Domenico Fininguerra, mitico sindaco di Cassinette (Milano) tra il 2002 e il 2012 dove ha introdotto le prime iniziative cemento zero, sarà ospite questa sera a Pederobba della scuola di formazione politica «Ora amministra tu», promossa da Aria Nova e dall'Associazione Comuni Virtuosi (ore 20,45, municipio a Onigo). Tra i promotori del movimento nazionale «Stop al consumo di territorio» Fininguerra torna nella Marca consapevole che in questo territorio le emergenze ambientali richiedono ancora molte energie: «Il recente caso di Asolo, con un Pat espansivo e fuori dalla storia, le mille zone industriali richiedono nel Trevigiano un'azione comune e sempre più incisiva» spiega Fininguerra, che è tra i promotori anche del movimento «Salviamo il paesaggio». «Dobbiamo semplicemente cambiare il modello di sviluppo finora perseguito - spiega l'esponente ambientalista -. Se fino a dieci anni fa a pronunciare alcune parole eri considerato un estremista ora sei accettato quasi come un guru. Ma molto resta da fare: nella consapevolezza degli amministratori, ancora troppo presi da oneri di urbanizzazione, patto di stabilità e miopia ; ma anche nell'apparato normativo. Ad Abbiategrasso, dove sono consigliere di opposizione, il Comune quest'anno ha dovuto restituire 500 mila euro di oneri di urbanizzazione per operazioni contrattate e mai decollate. Questo dimostra semplicemente che un'epoca è finita e dobbiamo aprirne un'altra. Dove il recupero dei volumi esistenti, la rottamazione dei fabbricati faccia parte di una programmazione amministrativa. Rispettosa del consumo di suolo, che non può più andare avanti». La scuola di formazione politica «Ora amministra tu», ha visto finora la partecipazione di dell'eurodeputato Andrea Zanoni, del senatore Gianpietro Girotto e Marco Boschini dei Comuni Virtuosi, dell'assessore di Ponte nelle Alpi, Ezio Orzes. (d.f.)