La Divina Commedia di Altan e Martini
Il tratto stilizzato e sottile di Alberto Martini accostato a quello morbido e corposo di Altan, e le figure esili e surreali del pittore opitergino che si specchiano nei corpi turgidi e formosi dei personaggi del vignettista trevigiano attraverso le illustrazioni di un'opera comune: la Divina Commedia. Un confronto forse straniante ma sicuramente significativo nell'esemplificare lo stile e la poetica visiva dei due artisti, che sarà proposto dalla mostra «Altan & Martini - La Divina.com» al Palazzo Foscolo di Oderzo (Treviso) dal 14 maggio al 30 giugno. L'esposizione, curata da Fondazione Oderzo Cultura e OderzoInquieta, comprenderà le tavole originali realizzate da Francesco Tullio Altan per illustrare «La nuova Commedia» (Feltrinelli, 2004), poema satirico di attualità scritto da Roberto Piumini su ispirazione del poema dantesco, ed una selezione delle 298 opere di Alberto Martini, prodotte tra il 1900 e il 1943, e pubblicate interamente per la prima volta assieme al testo originale nel 2008 da Mondadori.
Se i due artisti sono lontani sia per periodo storico (moderno Martini, contemporaneo Altan), sia per la poetica estetica e immaginativa (personaggi ideali quelli del primo, ispirati ai volti dell'attualità quelli del secondo), in questo percorso attraverso le cantiche sulle colpe e le virtù degli uomini, sono accomunati dalla preponderanza di opere dedicate all'inferno, disegnate per lo più in bianco e nero e intrise di raffinata ironia. Il piglio satirico ma non violento, accusatorio ma non condannatore nei confronti dei peccatori di ieri e di oggi, può essere considerato il fil rouge che attraversa le strade artistiche di Martini e Altan, ma prima d'ora considerate cosi vicine.
In occasione della mostra è stato bandito anche il concorso internazionale «All'inferno», rivolto a giovani artisti che dovranno cimentarsi nella realizzazione di una tavola d'illustrazione o di un fumetto che rappresenti un nuovo girone infernale ispirato alla Divina Commedia di Alighieri ma con personaggi dell'attualità. Dalle opere dovrà emergere un nuovo peccato capitale, che caratterizzi in modo simbolico il nostro presente.
La giuria, presieduta dallo stesso Altan, e composta da Giorgio Gavazzano, Arianna Papini, Silvano Mezzavilla e Andrea Princivalli, selezionerà una serie di tavole e fumetti che saranno esposti sia al Palazzo Foscolo di Oderzo, sia allo Spazio Bevacqua Panigai di Treviso, e pubblicate in un catalogo multimediale. Il bando, con scadenza il 10 aprile 2011, può essere scaricato dal sito www.oderzocultura.it, e prevede due categorie: professionisti ed esordienti. Anche il concorso s'innesta nello spirito generale dell'evento «Altan & Martini - La Divina.com», fondato sul confronto tra tendenze creative diverse, spinte dall'innovazione e dall'attualizzazione di un immaginario iconografico fondato sui significati atavici di peccato e redenzione.