video “Ho preferito continuare a fare il mestiere di politico solo per due mesi e poi tornerò a fare il vecchio mestiere di professore”. Con queste parole il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, si è commosso dal palco del Forum Ambrosetti di Cernobbio. "Intendo continuare a dare una mano a questo Paese senza essere in Parlamento. È stata una decisione non facile, dolorosa - ha proseguito interrompendosi per l'emozione -. Però come le decisioni non facili e dolorose penso sia foriera di cose buone. Un momento di verità ognuno deve farlo prima dentro se stesso, e poi chiederlo al Paese". Brunetta, una colonna di Forza Italia, è uscito dal partito a luglio dopo che i suoi avevano contribuito alla caduta del governo Draghi. Di Edoardo Bianchi e Andrea Lattanzi
video Lo scorso anno, durante il Forum Ambrosetti, un vertice quasi-segreto fra Salvini e Meloni aveva scatenato la curiosità dei giornalisti. "Siamo promessi sposi", aveva spiegato la leader di Fratelli d'Italia ai cronisti. Quest'anno niente incontri riservati, ma solo pubblici. "Parto da voi e mi permetto di farlo con qualche slide", ha esordito Salvini rivolgendosi agli imprenditori durante il suo intervento nel panel dedicato ai politici a Cernobbio. "Slide!?", ha subito chiesto Meloni, ironica. "Poca spesa tanta resa", ha replicato Salvini. Nessun incontro, dunque, quest'anno, ma solo qualche scambio di battute durante gli interventi di Letta, Tajani, Calenda e Conte. Intercettato poco prima di uscire da Villa D'Este, ai giornalisti che gli chiedevano se "i promessi sposi" fossero ancora tali soprattutto dopo le sue esternazioni circa le sanzioni alla Russia, Salvini si è limitato a dire: "Il mio amore è in macchina", riferendosi a Francesca Verdini. Giorgia Meloni, diversamente dallo scorso anno, non si è fermata con i cronisti. Di Andrea Lattanzi ed Edoardo Bianchi
video “Non si può scherzare sul tema della guerra e delle sanzioni. È irresponsabile - da parte di Salvini - questo modo di fare campagna elettorale, sulla pelle dell’affidabilità del Paese.” Con queste parole il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, ha commentato le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini in merito ad una modifica o addirittura l'eliminazione delle sanzioni alla Russia. “Quando sento parlare Salvini di sanzioni, mi sembra di sentire la propaganda di Putin e onestamente mi preoccupa che il nostro Paese strizzi l’occhio a Putin”, ha aggiunto la ministra per il Sud, Mara Carfagna. L’alleato e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ha invece minimizzato sulle affermazioni di Salvini: “Le sanzioni sono inevitabili e qualsiasi scelta dev’essere presa a livello europeo. All’interno del centrodestra si discute ma non si litiga, in questo momento serve una forte solidarietà europea”.di Edoardo Bianchi e Andrea Lattanzi