Metropolis/146 - "Moscow rule". Il retroscena sui rapporti Lega-Mosca, il Pd nella rete dei veti incrociati. Ospiti: Ascani, Centinaio, Costa e Serra. Con Bei e Iacoboni (integrale)

video I dettagli dell'inchiesta che rivela i presunti contatti tra l'avvocato Capuano, vicino alla Lega, e l'ambasciata russa in Italia. Obiettivo: sapere se i ministri del Carroccio avrebbero fatto cadere Draghi ("Sciocchezze", secondo Salvini). La nostra politica è stata permeabile alle pressioni di Mosca? Le rassicurazioni di Meloni per "un'Italia affidabile sui tavoli internazionali" per contenere l'effetto Salvini. Mentre Renzi (che per ora corre da solo) assicura: "Farò di tutto perché la leader di FdI non sia premier". L'incrocio dei veti dei piccoli sul campo aperto di Letta, aperto a tutti tranne che ai 5 stelle. Eppure Conte si dichiara "pronto a dialogare col Pd". Non con lui Calenda, che studia se correrre da solo o col Pd, ma solo alle sue condizioni. Oggi a Metropolis la vicepresidente del Pd Anna Ascani, il sottosegretario all'Agricoltura della Lega Gian Marco Centinaio, sottosegretario alla Salute di Noi con l'Italia Andrea Costa, lo scrittore e giornalista Michele Serra. Da Montecitorio Gabriele Rizzardi. In studio con Gerardo Greco, c'è Francesco Bei. In collegamento: Jacopo Iacoboni. Con un servizio di Daniele Leuzzi, da Bari. Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand in video e in podcast sul sito di Repubblica