Giovanni Mazzacurati, ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, non ci sta ad essere indicato come l'artefice unico del meccanismo di fondi neri legati al Mose. Mazzacurati, non indagato in questa inchiesta e attualmente all'estero, attraverso il proprio legale, Giovanni Battista Muscari
Lungo interrogatorio, venerdì, nel carcere di Verona davanti al giudice della città scaligera, per Maria Giovanna Piva (nella foto), ex presidente del Magistrato alle acque di Venezia. Difesa dall’avvocato padovano Emanuele Fragasso, ha risposto a tutte le domande del magistrato incaricato
di Albino Salmaso wVENEZIA Il Mose, la più grande opera pubblica mai realizzata in Italia, verrà a costare 5,5 miliardi di euro e 600 milioni verranno classificati come «oneri del concessionario» riconosciuti al Consorzio Venezia Nuova che ha ottenuto in concessione monopolistica l’appalto
di Renzo Mazzaro wVENEZIA Sarebbe di un miliardo di euro la “cresta” fatta ai finanziamenti del Mose dal 2000 in poi. Questa è la convinzione dei sostituti veneziani che firmano l’inchiesta, Stefano Ancilotto, Paola Tonini e Stefano Buccini. Il taglieggiamento non si sarebbe fermato al Mos
di Giorgio Cecchetti wVENEZIA I prossimi quindici giorni saranno cruciali per l’inchiesta della Procura di Venezia sul Mose. Scadono infatti questa settimana i 10 giorni concessi ai legali degli arrestati per fare ricorso al Tribunale del riesame. Questa prima scadenza, a quanto si apprend
VENEZIA Le attività d’indagine in Procura proseguono e filtra la notizia che prossimamente potrebbe essere sentito, in qualità di persona informata sui fatti, l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti: a lui gli inquirenti dovrebbero porre numerosi quesiti sul suo ex braccio destro, già