Tensione tra Filippine e Cina, Manila rimuove una barriera voluta da Pechino per ostacolare la pesca

Video La guardia costiera delle Filippine ha ufficializzato la rimozione di una barriera galleggiante che era stata posizionata da navi cinesi in un'area del Mar Cinese Meridionale, da tempo oggetto di contesa tra Manila e Pechino. Questa azione è stata confermata tramite un comunicato diramato poche ore dopo l'annuncio del Consigliere per la Sicurezza Nazionale delle Filippine, Eduardo Año. La barriera, lunga 300 metri, era stata individuata la settimana precedente all'ingresso della Secca di Scarborough, una regione tradizionalmente frequentata dai pescherecci filippini. Quest'area si trova a 240 chilometri a ovest dell'isola filippina di Luzon (e a 900 chilometri a sud dell'isola cinese di Hainan) ed è riconosciuta come appartenente alle Filippine secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. Prima che la Guardia Costiera di Manila rendesse nota la rimozione, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese aveva già affermato che la Secca di Scarborough è "un territorio inalienabile della Cina," sottolineando la "sovranità indiscussa" di Pechino su di essa e sulle acque circostanti. Negli ultimi dieci anni, il governo cinese ha intensificato la pressione su tutti i paesi del Sud-est asiatico che condividono una frontiera con il Mar Cinese Meridionale, territorio su cui Pechino rivendica quasi l'85% delle acque

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Trentasei morti, oltre 10.000 evacuati, aeroporti presi d'assalto dai turisti, distruzione e devastazione. Il cambiamento climatico continua a colpire, questa volta alle Hawaii, dove la siccità e i forti venti portati dall'uragano Dora hanno scatenato un inferno di fuoco senza precedenti. È Maui l'i