LOS ANGELESNella seconda stagione di "Squid Game" «e in tutti gli altri progetti a cui sto lavorando, sarà impossibile non affrontare temi come la polarizzazione politica, le divisioni culturali e sociali, l'emergenza climatica, le crisi del mondo di oggi. Sono argomenti sui quali continuo la mia os
Alessandra ComazziHa toccato, ha toccato il suolo lunare!». O forse no. Venti luglio 1969. Sbarco sulla Luna, il piccolo passo per l'uomo ma il grande passo per l'umanità, come disse Neil Armstrong l'astronauta, il primo uomo a mettere piede nel Mare della Tranquillità. Ma quel 20 luglio, prima dell
Nicolò Menniti-IppolitoSi inaugura questa sera alle 21, al Teatro Filarmonico di Piove di Sacco, "Chronicae", il festival internazionale del romanzo storico che ha come direttore artistico Matteo Strukul e si avvale della collaborazione del gruppo storico di Sugarpulp.Ormai da quarant'anni, dalla pu
video "Dalle 8 di stamattina non faccio che rispondere a interviste. E stamattina, allo stesso bar dove prendo da anni il caffè, hanno voluto decine di selfie". Nicola Frangione è un docente di inglese in pensione. Ed è diventato inconsapevolmente virale, protagonista dello scatto amatoriale più diffuso del G20 di Matera che lo ritraeva a torso nudo sul balcone di casa mentre nei Sassi passavano le delegazioni straniere. "Stavo leggendo e prendevo un po' di sole - racconta - e mi sono affacciato incuriosito dalla musica. Prima il sindaco e il ministro Luigi Di Maio mi hanno salutato cordialmente. Quando ho visto che mi stavano scattando delle foto ho pensato che forse non era stata una buona idea presentarmi così". Quell'immagine in poche ore è stata rilanciata migliaia di volte sui social, tra meme, vignette e persino ipotesi su una sorta di protesta contro i potenti della Terra. Il professore esclude ogni provocazione in quel gesto. Ma riflette su quanto accaduto: "Continuo a non capire il perché di tanta straordinarietà, basta davvero poco per diventare famosi. Ho letto tanti commenti, pur divertendomi, ma ho notato che le parole usate erano spesso le stesse e le frasi sempre molto brevi: ci sarebbe da fare un'analisi quasi sociologica. I social vanno bene ed è giusto che ognuno scriva quello che vuole e come vuole. Ma mi piacerebbe ci fosse maggiore profondità di pensiero" Testo e video di Gianvito Rutigliano
Ha aperto la prima bottega di maschere veneziane in barbaria de le Tole negli anni '70, quando il Carnevale di Venezia per come è conosciuto oggi nemmeno esisteva. Poi, negli anni '80, il primo negozio di manifesti d'arte a San Rocco. Dall'85 al 2000 è stato uno dei primi tatuatori, con il suo studi
article Ha aperto la prima bottega di maschere veneziane in barbaria de le Tole negli anni ’70, quando il Carnevale di Venezia per come è conosciuto oggi nemmeno esisteva. Poi, negli anni ’80, il primo negozio di manifesti d’arte a San Rocco. Dall’85 al 2000 è stato uno dei primi tatuatori, con il suo st...
E.P.
Non si può certo dire che Francesco Permunian non abbia piena consapevolezza della natura vagamente tossica delle portate che apparecchia con alacre solerzia per i suoi lettori: nel suo "orticello infestato di erbacce", come egli stesso definisce il suo ultimo, elegantissimo volumetto "Il rapido lem
PARIGIIl regista francese Jean-Jacques Annaud - che diresse fra l'altro la versione cinematografica di "Il nome della Rosa" di Umberto Eco ed è ora impegnato nelle riprese di un film sull'incendio di Notre-Dame - ha lanciato un appello per cercare in tutto il mondo testimoni che possano inviargli i
Massimo ContieroBruno Maderna è una figura imprescindibile della storia della musica del XX secolo. Gli studi sulla sua personalità d'artista sono numerosi, fin da "Maderna, musicista europeo" (Einaudi, 1976) di Massimo Mila, a riprova del ruolo fondamentale da lui svolto, come compositore e diretto
barbara cangianoCosa accadrebbe se, per ricostruire la storia, ci fossero rimaste solo le canzoni di Sanremo? Se lo chiedeva quasi mezzo secolo fa Umberto Eco nel suo Diario minimo. E probabilmente, la risposta di allora sarebbe più o meno la stessa di oggi. Perché che lo si ami o lo si odi, resta i
la letteraIeri si è celebrata la Giornata della Memoria, voluta per non dimenticare, né negare il passato tragico della Shoah.Come Associazione, vorremmo che fosse anche evidenziato in questa giornata l'altro grande eccidio perpetrato dai nazisti nei campi di sterminio: quello dei rom. Tra i deporta
article Coco, associazione Kalderash: gli esclusi e i perdenti sono visti da molti come l’unica veste, tralasciando i tanti intellettuali
Carmelo Coco
Michele GottardiSe c'è stato un uomo che una intera generazione di maschi ha elevato a icona di un irraggiungibile voler essere, questi è stato Sean Connery. Dapprima nel suo invincibile essere "Bond, James Bond" vincente e spaccone, duro e latin lover; poi e ancor di più nella splendida senilità de
video Indimenticabile Sean Connery nei panni di Guglielmo da Baskerville nel film “Il Nome della Rosa”, del regista Jean-Jaques Annaud, uscito nel 1986 e tratto dal capolavoro di Umberto Eco: nel 1327 all’interno di un’abbazia benedettina alcuni monaci hanno perso la vita in circostanze misteriose. videoYouTube
«Per raccontare bisogna anzitutto costruirsi un mondo il più possibile ammobiliato sino agli ultimi particolari», sosteneva Umberto Eco (Postille, 1983). E del lavoro narrativo del celebre semiologo dà ora conto una nuova edizione del suo romanzo più celebre, "Il nome della rosa", che La Nave di Tes
Da un lato c'è lato c'è la passione per la verità, dall'altro l'odio che riscalda i cuori. Sono uno l'antidoto dell'altro, la cura e il suo male, secondo quanto emerge, da "La passione per la verità" (Franco Angeli, p. 196 euro), il volume che raccoglie gli atti del Convegno sugli stereotipi della i
"Apocalittici e infettati" scriverebbe in questi giorni il semiologo Umberto Eco che, quando era in vita, amava passeggiare come un signore d'età uguale a tanti altri nel caffé che si sporge ad angolo di fronte le possenti mura del Castello Sforzesco. Eco portava sempre con sé un sacchetto di plasti
"Apocalittici e infettati" scriverebbe in questi giorni il semiologo Umberto Eco che, quando era in vita, amava passeggiare nel caffé di fronte le mura del Castello Sforzesco.
article MIRA. «Basta, lascio il ruolo di moderatore del gruppo Facebook “Sei di Mira se”. I motivi sono molteplici, il primo è la maleducazione che regna sovrana tra la gente: in tutto il periodo che sono stato moderatore del gruppo non ho fatto altro che cercare di stemperare i toni, chiedendo rispetto ...
A.Ab.
video Nuovo appuntamento lunedì 18 marzo alle 21.25 in prima mondiale su Rai1 con 'Il nome della Rosa' con John Turturro e Rupert Everett, adattamento per la tv del romanzo di Umberto Eco. La serie, una co-produzione 11 marzo Film, Palomar con Tele Munchen Group in collaborazione con RaiFiction, sarà trasmessa anche negli Stati Uniti e in Canada. Video: Rai