D'Incà a fianco di Conte ma tratta la pace

padovaSono giorni complicati per il M5s, scrive il ministro D'Incà su Facebook, che invoca la pace tra Grillo e Conte. Lui non si sbilancia, ma i rumors di Montecitorio lo assegnano tra i fedelissimi dell'ex premier in compagnia del ministro Stefano Patuanelli e di Roberta Lombardi, che rappresentan

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L'intervistaFederico Capurso / roma Roberta Lombardi, volto storico del Movimento e membro del comitato di garanzia, ha seguito da vicino il lavoro di Giuseppe Conte per rifondare i Cinque stelle. Lo chiama già «presidente». Non per un afflato da tifosa - dice - ma «per la caratura morale e politica

Regionali, Lombardi smentisce Di Maio: "Divieto di candidarsi con il Pd? Il regolamento lo decide il capo politico"

video Luigi Di Maio ha confermato la corsa solitaria del M5S in Emilia Romagna. Dopo un incontro con gli attivisti della regione, il capo politico ha detto che lo statuto non prevede la possibilità di candidarsi con il Pd. "Secondo le nostre regole, da statuto non possiamo iscrivere al M5s esponenti di altre forze politiche o di associazioni che abbiano finalità diverse da quelle del Movimento. I regolamenti delle candidature invece vengono portati avanti dal capo politico elezione per elezione, possono cambiare da una regione all'altra. Probabilmente Di Maio si riferiva al combinato disposto tra lo statuto e i regolamenti: si prende una norma presa dallo statuto, molto difficile da modificare, e si combina con requisiti previsti dal regolamento che invece viene approvato a ogni competizione elettorale", dice Roberta Lombardi, capogruppo M5S nel consiglio regionale del Lazio, in un'intervista a Circo Massimo, su Radio Capital. Per la ex capogruppo 5 stelle alla Camera, inoltre, bisognerebbe richiamare in causa gli iscritti alla piattaforma Rousseau: "Con il primo voto si è deciso, con una risposta plebiscitaria, di partecipare alle regionali. Ora bisognerebbe chiedere come partecipiamo, se soli, con il centrosinistra o con il centrodestra".Intervista di Massimo Giannini e Oscar Giannino

Pd-M5s, da Bersani-Crimi al duello Renzi-Grillo: quando la trattativa era in streaming

video Mentre gli incontri tra Pd e M5s per un governo giallorosso continuano a porte porte chiuse e ne possiamo vedere solo qualche foto, la memoria va ai due precedenti incontri tra le delegazioni dei due, entrambi in streaming, modalità lanciata dai pentastellati e poi dimenticata. Il primo fu dopo le politiche del 2013 (coalizione centrosinistra 29,5%, Pd 25,4%, M5s 25,5%) tra Pierluigi Bersani e Enrico Letta, allora rispettivamente segretario e vice-segretario del Pd, e Vito Crimi e Roberta Lombardi, capigruppo 5s di Camera e Senato. Celebre la battuta di Bersani: "Qui non siamo a Ballarò". Il secondo confronto tra Pd e M5s è del 2014: da un lato dello stesso tavolo alla Camera c'erano Matteo Renzi e Graziano del Rio per il Pd e dall'altro Beppe Grillo e Luigi Di Maio con la delegazione dei parlamentari 5s. Grillo diede dello squadrista a Renzi, il segretario dem gli gridò "Beppe esci dal blog". montaggio Francis D'Costa