il casoFrancesco Grignetti / romaDue giorni fa, la condanna definitiva ad un anno e 6 mesi per peculato legato a una vecchia inchiesta sulla Rimborsopoli alla Regione Piemonte. Ieri la sottosegretaria all'Università Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d'Italia, si è dimessa«Ho deciso di dimetter
Maria Ducoli / VeneziaVenezia - con Roma e Torino - è una delle città che potrebbero ospitare la sede della nuova Autorità europea antiriciclaggio Amla. La triade italiana comprende anche Torino e Roma. Ora le tre città dovranno formalizzare il loro interesse a diventare la base dell'Autorità, di mo
il retroscenaIlario Lombardo /romaCarlo Nordio, ministro della Giustizia, da magistrato ha combattuto per tantissimi anni la criminalità. Sa cosa sono i reati di evasione fiscale e di riciclaggio. E, dunque, cosa pensa della proposta di Matteo Salvini di alzare il contante a 10 mila euro? Il ministr
video Il 19 luglio 1992 veniva ucciso in Via D'Amelio, a Palermo, il guidice Paolo Borsellino. A Metropolis la controcopertina, dopo trent'anni di silenzi e bugie, è affidata alla scrittrice Stefania Auci, vincitrice del Premio Bancarella con l'Inverno dei leoni: "La nostra vita è cambiata in un attimo, nessuno si poteva sentire al sicuro. Siamo stati lasciati a noi stessi". Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand in video e in podcast sul sito di Repubblica
article Il poliziotto che sopravvisse all’attentato a Falcone e alla sua scorta si racconta Al quartiere Pertini incontro promosso dall’Auser: «La Barbera non mi convinse»
Mitia Chiarin
video L'indignazione per la corruzione, la paura e la rabbia per le stragi di mafia. Il 1992 è stato un anno drammatico, che ha segnato in modo decisivo il futuro dell'Italia. L'anno in cui inizia la fine della Prima Repubblica e in cui gli storici partiti politici, dalla Democrazia Cristiana al Partito Socialista, vengono travolti dalle tangenti e dall'inchiesta "Mani Pulite" della procura di Milano. L'anno in cui, in poco meno di due mesi, muoiono sotto le bombe i due magistrati simbolo della lotta alla mafia: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un anno con cui, dopo trent'anni di veleni, polemiche e segreti inconfessabili, il nostro Paese non ha ancora fatto i conti fino in fondo.Documentario di Antonio Nasso
l'analisiFrancesco la licataLe stragi mafiose in Sicilia, quella del 19 luglio 1992 che sterminò il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, e la precedente, del 23 maggio, che massacrò Giovanni Falcone insieme con la moglie, Francesca Morvillo, e i ragazzi che li proteggevano, rappresentano - anco
il progettoI l Museo della legalità nel salotto della villa in cui l'ex boss della mafia del Brenta Felice Maniero organizzava i suoi traffici e gli atti criminali. L'edificio in via Fermi recentemente è diventato la Casa delle associazioni intitolata a Cristina Pavesi, la studentessa di 22 anni mor
article Lunedì il taglio del nastro a Campolongo Esposti pannelli sulla mala e lavori artistici
A.Ab.
L'INTERVISTA Alessandro Abbadir«Giovanni Brusca non doveva né uscire dal carcere né usufruire di permessi premio. Brusca è fra gli autori della strage di Capaci e coinvolto in quella di via D'Amelio, ha sciolto nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo. Doveva scontare questa vergogna restando in car
il raccontoFrancesco La LicataDel giudice Giovanni Falcone portiamo, scolpita nel cuore e nella memoria, un'immagine indelebile di tre anni precedente alla sua tragica sorte. Era il giugno del 1989 e Cosa nostra aveva appena tentato di liberarsi del più irriducibile ed efficiente dei magistrati anti
Luca Monticelli / ROMAIl governo Conte II resiste anche al Senato ma la maggioranza assoluta resta lontana: sono 156 i voti favorevoli contro 140 contrari e 16 astenuti. I renziani si astengono come a Montecitorio mentre si contano due assenti per Covid: Mauro Maria Marino di Iv e il pentastellato F
video Festeggia i suoi 101 anni, dopo essere stata dimessa, lo scorso martedì, dal Covid Hospital “Paolo Borsellino" di Marsala, la nonnina Angela Tammaro. Tra gioia e commozione ha spento le candeline in compagnia delle sue due figlie, Angela e Brigida, venute da Torino, e dei titolari e operatori della comunità alloggio che la ospita, “I nonni di Caterina Salerno” di Trapani. A farle gli auguri, il capogruppo di maggioranza del Consiglio comunale di Favignana – Isole Egadi Giuseppe Bannino, che le ha donato una targa in rappresentanza del sindaco Francesco Forgione e dell’isola dove è nata e cresciuta, e il vicesindaco di Trapani Vincenzo Abbruscato, che le ha invece consegnato una pergamena a nome dell'amministrazione e della città dove vive.di Giovanna Sfragasso
video Matteo Salvini è andato in via D'Amelio per rendere omaggio a Paolo Borsellino e alla scorta. E da qui ha annunciato una serie di incontri politici con il gruppo della Lega all'Ars e con il governatore Nello Musumeci: "Voglio un centrodestra compatto - ha detto - La Lega sarà protagonista delle scelte per le future regionali in Sicilia e prima per le comunali di Palermo: Orlando è bravo a dire, meno a fare".Di Giorgio Ruta
video Ci sono le agende rosse issate in alto su via D'Amelio per chiedere verità sulla strage. C'è il fratello del magistrato Paolo Borsellino, Salvatore che fa salire sul palco la figlia del collaboratore di giustizia Luigi Ilardo, ucciso dalla mafia. Ci sono il vice capo del Dap Roberto Tartaglia, l'ex presidente del Senato Pietro Grasso e il presidente della commissione antimafia Nicola Morra. Alle 16,58, l'orario in cui 28 anni fa esplose la bomba che uccise Borsellino e gli agenti della scorta, il silenzio riempie via D'Amelio: "Non ci stancheremo di chiedere verità", dicono.di Giorgio Ruta
video Il ministro del Sud Giuseppe Provenzano è andato questa mattina in via D'Amelio per ricordare la strage in cui morì il giudice Paolo Borsellino e i 5 agenti di scorta, Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Claudio Traina. A margine del suo intervento ha incontrato Antonio Vullo, l'unico superstite dell'attentato del 19 luglio del 1992: "Abbiamo avuto 28 anni di sciacallaggio e non sappiamo ancora la verità", dice l'ex agente. Il ministro gli dà ragione, ma sostiene che ci sia "una nuova determinazione" per sapere cosa sia successo e di avere "fiducia nelle istituzioni".di Giorgio Ruta
video Il pomeriggio del 23 maggio 1992 il giudice Giovanni Falcone muore in un attentato a Capaci insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli uomini della sua scorta. Iniziano allora i 57 giorni più difficili del magistrato che più di altri ha condiviso con lui i successi e le difficoltà della stagione di lotta contro la mafia: l’amico Paolo Borsellino. Borsellino si lancia nel lavoro d’indagine. Vuole fare luce sulla morte dell’amico, scoprendone le cause e trovandone i responsabili. Ma l’uomo che ha visto morire Falcone tra le braccia, non è più quello di prima: è indurito, chiuso e si isola persino da amici e familiari. Ai colleghi annuncia: “Sappiate che questo è anche il nostro destino”. Una storia raccontata da “Paolo Borsellino, l’ultima stagione” andrà in onda su Rai Storia venerdì 17 luglio alle 21.20 e in replica domenica 19 luglio all’interno di Speciale TG1. Borsellino sa che lui sarà il prossimo obiettivo di Cosa Nostra e un attentato sembra ogni giorno più inevitabile. Il 19 luglio in via d’Amelio, dove abita la madre che va periodicamente a trovare, Borsellino va incontro al suo destino segnato. Alle 16.58 un’autobomba piazzata sotto il condominio uccide il magistrato e i 5 agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. A ricordare il giudice Borsellino sono l’ex Presidente del Senato Pietro Grasso, gli ex giudici del pool antimafia Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello, la Presidente del Tribunale di Marsala, Alessandra Camassa, l'ex Ministro di Grazia e Giustizia, Claudio Martelli, Il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Palermo, Roberto Scarpinato, il Consigliere di Corte d'Appello del Tribunale di Salerno, Diego Cavaliero, e i giornalisti Francesco La Licata, Saverio Lodato, Attilio Bolzoni, Umberto Lucentini e Giovanni Bianconi. Video: Rai
romaAl grido di «libertà» il popolo dei Gilet arancioni si è ritrovato ieri in Piazza del Popolo a Roma per protestare, a poche ore dalla manifestazione del centrodestra, contro il governo Conte e il presidente della Repubblica e a favore del ritorno della lira. Atteso mattatore l'ex generale e lead
video Una giornata per ricordare e rendere omaggio a Giovanni Falcone e a quanti hanno combattuta la mafia, pagando con la vita: Rai Cultura dedica alla ricorrenza della strage di Capaci l'intero palinsesto della giornata sabato 23 maggio su Rai Storia, con documentari, speciali e approfondimenti. In particolare, alle 21.30, il documentario “Giovanni Falcone. C'era una volta a Palermo” ricostruisce la storia umana e l'impegno civile e investigativo del magistrato, ma anche il suo rapporto con Paolo Borsellino, gli anni del pool di Palermo, i mesi dei veleni, l'anno alla Direzione dell'Ufficio Affari Penali al Ministero di Grazia e Giustizia, a Roma. Tra i testimoni la sorella Maria; l’ex Presidente del Senato, Pietro Grasso; l'ex Sostituto Procuratore di Palermo, Giuseppe Ayala; l'ex Ministro di Grazia e Giustizia, Claudio Martelli; il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Palermo, Roberto Scarpinato; e i giornalisti Francesco La Licata, Marcelle Padovani, Attilio Bolzoni e Giovanni BianconiRai www.rai.itwww.ufficiostampa.rai.it
La riflessioneFalcone, nemicianche fra i suoiFanno pensare i recenti episodi di criminalità intimidatoria avvenuti nella nostra provincia e nelle regioni del cosiddetto Nord produttivo. Da lustri non è mai stata data una spiegazione esaustiva dei perché e dei veri motivi che questa metastasi chiamat