La recente elezione del Presidente della Repubblica ha messo in luce la debolezza dei partiti italiani. Alla base di tale debolezza c'era l'insussistenza di progetti politici basati sulla competizione fra due poli politici. Tuttavia ciascuno di tali poli era formato da partiti ideologicamente eterog
video "La scuola in presenza in questo momento non è possibile, non abbiamo personale. Dovremo imporre una didattica mista, parte degli studenti in presenza e parte a distanza, che è la peggiore che si possa realizzare" ha detto Laura Biancato, dirigente scolastico dell'ITET Luigi Einaudi di Bassano del Grappa, ospite di The Breakfast ClubL'intervista di Andrea Lucatello e Ilaria Iacoboni
VENEZIAPrima riunione informale, ieri a Palazzo Ferro-Fini, per la costituzione di un intergruppo in seno al Consiglio regionale che si occupi del tema della trasformazione dell'Unione Europea in una federazione. L'iniziativa è promossa dai consiglieri Marzio Favero (Liga veneta per Salvini premier)
Ah, le tasse! Maledette e benedette, amate e odiate, invocate e dannate, di destra e di sinistra, comunque sempre divisive. Perché alla fine, stringi stringi, è quando si parla di aliquote e progressività - cercando di evitare quell'urticante parola: "patrimoniale" - che arrivano i guai per ogni par
Filippo Toatto / veneziaUno sguardo al report epidemiologico, che alterna la discesa di contagi all'incremento dei ricoveri, e la mente corre al traguardo delle riaperture, sollecitate in toni sempre più drastici da imprese e lavoratori in ginocchio. «Il virus circola, impossibile negarlo, la pressi
Servivano 161 voti, ne sono stati raccolti 156. Avuta la fiducia, ma privo di maggioranza, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, che ora effettuerà le consultazioni di rito.In Italia, infatti, con qualche voto in più del necessario no
Come impone il rito, la mattina del primo gennaio, tra rimasugli rigorosamente casalinghi di lenticchie e spumante, i leader della politica si sono rapidamente appropriati di ciò che a loro faceva più comodo del tradizionale discorso di fine anno del presidente Mattarella. In una corsa festosa al ba
il retroscenaUgo Magri / ROMAPuò suonare strano che, tra le onorificenze concesse ieri, non ce ne sia alcuna legata al Covid. Sergio Mattarella ha premiato 36 combattenti in prima linea nella guerra alle discriminazioni, alle diseguaglianze, alle mafie, ai crimini ambientali, alle tossicodipendenze,
SIMONETTA RUBINATO*È lontano il tempo in cui Luigi Einaudi analizzando la realtà accentratrice dello Stato italiano, modellato (in versione peggiorativa) su quello francese, proponeva l'abolizione dei prefetti: "Democrazia e prefetto repugnano profondamente l'una all'altro... non si avrà mai democra
Paolo Russo / romaSarà per i dati poco confortanti di ieri, con i nuovi contagi a quota 384. O sarà più semplicemente perché gli esperti del comitato scientifico, l'oramai famoso Cts, non hanno mai smesso di predicare prudenza. Fatto sta che alla fine ha prevalso la linea dura su tutta la linea: non
Chi non è abituato all'alcol si ubriaca con poco. Basta, appunto, un bicchiere e la testa gira, gira... Chi ha in tasca pochi spiccioli, se ne raccatta una certa quantità, è assalito dall'euforia e favoleggia. Qualcuno parla, addirittura, di tesoretto. Ho l'impressione che questo sia lo stato d'anim
article Il presidente del Porto, Pino Musolino, sul riavvio della crocieristica «Serve una conformità di azione tra tutti i ministeri vigilanti»
Vera Mantengoli
La burocrazia è un modo di pensare. Ai pensieri corrispondono le azioni. Le azioni sono determinate anche dalle leggi. Ma le leggi da chi sono predisposte? Dalla burocrazia. Accade quasi sempre così, perché la politica passa e la burocrazia resta. È un dato di fatto, cui corrisponde un modo di dire.
video È operativa da questa mattina a Torino l'ordinanza emanata dal Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, per affrontare l'emergenza coronavirus. Deserto il Campus universitario Luigi Einaudi, così come sono deserti molti dei mercati rionali della città. "La gente non viene a comprare e quei pochi che si avventurano chiedono disinfettanti che ormai sono diventati introvabili" spiega una commerciante. Anche i parcheggi nei dintorni del centro sono vuoti, segno che molti uffici hanno preferito lasciare a casa gli impiegati. Piccoli capannelli di turisti fuori dalle porte sbarrate dell'Egizio che, come deciso dalle autorità per tutti i musei piemontesi, rimarrà chiuso fino a sabato prossimo. di Alessandro Contaldo
video Arresti e tensioni all'Università di Torino per il convegno sulle foibe con Moni Ovadia. Un appuntamento finito nel mirino del Fuan (leggi l'articolo), l'organizzazione universitaria di estrema destra che ha fatto della memoria delle foibe un cavallo di battaglia politico. “La verità non si infoiba. Sino a quando l'Università organizzerà conferenze e dibattiti che insultano la memoria di migliaia di italiani barbaramente uccisi, noi saremo qui” si legge nel volantino che gli attivisti, scortati dalla polizia in tenuta antisommossa, hanno cercato di distribuire al Campus Luigi Einaudi. Quando, come sempre accade quando ci sono gli estremisti di destra in ateneo, si è formato il picchetto dei collettivi universitari: la polizia ha caricato per evitare che i gruppi venissero a contatto e 4 persone sono state fermate di JACOPO RICCA
video Il suo funerale, nel 1968, fu quasi ignorato. Nessun esponente del mondo politico o intellettuale. Vicino alla bara, avvolta nella bandiera con lo stemma di Casa Savoia, solo i familiari e un pugno di amici: il direttore della Gazzetta di Parma, Baldassarre Molossi, e Giovanni Mosca, Carlo Manzoni, Nino Nutrizio, Enzo Biagi Enzo Ferrari. Finiva così – tristemente – la storia di Giovannino Guareschi, giornalista, scrittore, disegnatore. Ma, soprattutto, personaggio controcorrente nell’Italia del dopoguerra. A lui Rai Cultura dedica il documentario di Fabrizio Marini, in prima visione martedì 11 febbraio alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”.Nato a Fontanelle, in provincia di Parma, l’1 maggio 1908, Giovannino Oliviero Giuseppe Guareschi deve all’incontro con Cesare Zavattini il primo lavoro come correttore di bozze al «Corriere Emiliano» ed è sempre Zavattini, nel 1936, a proporgli di lavorare per un nuovo quindicinale di satira, il «Bertoldo», a Milano. La guerra porta alla chiusura del giornale nel settembre 1943 e l'8 settembre, come tenente di artiglieria, Guareschi rifiuta di combattere per la Repubblica Sociale: è arrestato dai Tedeschi il 9 settembre e deportato. Due anni di prigionia durante i quali compone “La favola di Natale”, racconto musicato di un sogno di libertà. Dopo la guerra, Guareschi torna in Italia e fonda una rivista con simpatie monarchiche, il «Candido, settimanale del sabato». Nel 1948 esce il primo romanzo su Don Camillo e Peppone. È il primo episodio di una saga ventennale in 346 puntate e 5 film conosciuta in tutto il mondo. La profonda fede cattolica, l'attaccamento alla monarchia e il fervente anticomunismo fanno di Guareschi uno dei più acuti critici del Pci e sono famosissime le vignette intitolate "Obbedienza cieca, pronta, assoluta", dove sbeffeggia i militanti comunisti che lui definisce “trinariciuti”. Nelle elezioni del 1948 Guareschi s'impegna affinché sia sconfitto il Fronte Democratico Popolare (Pci-Psi) e molti slogan, come "Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no", diventano famosi. Ma nel 1950 una vignetta pubblicata sul «Candido» costa a Guareschi, condirettore del settimanale, la prima condanna per vilipendio al Capo dello Stato Luigi Einaudi. Nel 1954, poi, viene condannato per diffamazione a mezzo stampa su denuncia di Alcide De Gasperi, capo del governo dal dicembre 1945 all'agosto 1953. Guareschi viene in possesso di due lettere (poi rivelatesi false) del politico trentino risalenti al 1944. In una di esse De Gasperi avrebbe chiesto agli Alleati anglo-americani di bombardare i centri nevralgici della capitale «per infrangere l'ultima resistenza morale del popolo romano» nei confronti dei fascisti e degli occupanti tedeschi. Il 15 aprile Guareschi è condannato a dodici mesi e recluso nel carcere di San Francesco del Prato a Parma, dal quale esce il 4 luglio 1955. Nel 1957 si ritira da direttore del «Candido», rimanendo tuttavia collaboratore. Nel giugno 1961 è colto da un infarto, da cui si riprende a fatica e il 7 ottobre dello stesso anno esce il quarto film della famosa saga di don Camillo: “Don Camillo monsignore... ma non troppo”.Dopo la chiusura di «Candido», Guareschi inizia alcune collaborazioni, ma nel 1968 gli viene riproposta la direzione del giornale. Prima di poter riprendere muore per attacco cardiaco, il 22 luglio, a Cervia. Ufficio Stampa Rai
Doccia gelata sul governo italiano da parte dell'Ue che intende varare la nuova versione del Fondo salva Stati, chiamato Mes.Ora il governo italiano deve studiare possibili strategie di risposta, tra le quali ci potrebbe essere anche il ricorso al veto. Tuttavia, non credo che una simile arma avrebb
article «La sala scommesse che si trova nel centro di Marghera in Piazzale Foscari non può stare lì. Si trova a venti metri dalla scuola media “Luigi Einaudi” e a trenta dalla elementare “Filippo Grimani». Chiediamo che vengano verificati i permessi di apertura e funzionamento in quel luogo. A dirlo è il...
Alessandro Abbadir
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