NEW YORKDopo la condanna dell'Academy e di tanti colleghi a Hollywood, Will Smith si è scusato con Chris Rock, con le sorelle Williams e con il cast del film che gli ha fatto vincere l'Oscar. «Sono un work in progress. Ho sbagliato e mi sento in imbarazzo. Le mie azioni non sono indicative dell'uomo
video Da 40 anni Jane Rosenberg racconta con i suoi disegni i grandi processi americani laddove telecamere e fotoreporter non possono entrare. L'artista 72enne ha ritratto, nella sua lunga carriera, il narcotrafficante El Chapo, l'assassino di John Lennon, Chapman, Woody Allen e Mia Farrow, il boss Gotti e Harvey Weinstein. L'ultima volta però è stata lei ad essere ritratta da un'imputata. Ghislaine Maxwell - a processo in questi giorni con l'accusa di aver adescato adolescenti per conto del milionario newyorkese Jeffrey Epstein - ha preso un foglio e ha iniziato a disegnare guardandola negli occhi e provocando nell'illustratrice un effetto straniante. Rosenberg ha colto questo momento e l'immagine è diventata virale sui social.Di Rosita Gangi
video "Speriamo che papà non lo legga", racconta Asia Argento, in questa video intervista fatta in occasione dell’arrivo in libreria di 'Anatomia di un cuore selvaggio', autobiografia scritta per Piemme. La parte che più ci ha coinvolto è proprio quella legata all’infanzia, alla madre e al padre, alle botte e alla solitudine vissuta da figlia di due artisti che vivevano soprattutto del loro lavoro. Le cicatrici di quei primi anni se le è portate appresso negli anni, e forse hanno anche aperto la strada a una serie di scelte sbagliate. Nell'intervista spiega perché ha scelto di denunciare gli stupri di Harvey Weinstein e, più recentemente, di Rob Cohen, regista di 'XxX'. Il libro si apre e si chiude sotto il segno di Daria Nicolodi, un arco di tempo che passa dall'incomprensione al ritrovarsi, con la nascita di Anna Lou, la prima figlia di Asia. L'intervista di Arianna FinosMontaggio di Mariagrazia Morrone
Per Harvey Weinstein, ex boss di Miramax, condannato a New York per molestie e stupro, sono in arrivo nuovi guai giudiziari. Una terza donna ha infatti convinto la magistratura di Los Angeles di aver subito violenze e la procura ha spiccato una nuova incriminazione, che si aggiunge alle due già agli
dall'inviato Paolo Mastrolilli NEW YORK. In pratica è una condanna a morte, la sentenza a 23 anni di prigione che il giudice James Burke ha comminato ieri contro Harvey Weinstein. Ma soprattutto è un segnale lanciato a tutta l'America, e forse al mondo, che il clima sugli abusi sessuali è davvero ca
NEW YORK. Dopo le accuse di oltre cento donne e il primo processo basato sulla denuncia di due tra queste, Harvey Weinstein è da ieri ufficialmente uno stupratore. L'ex «re di Hollywood», che ha 67 anni, rischia da cinque a 25 anni di prigione e fino a quattro anni di libertà condizionata dopo esser
video Dopo 26 ore e mezzo i giurati del tribunale penale di Manhattan hanno raggiunto il verdetto nel processo iniziato a gennaio contro Harvey Weinstein: l'ex produttore cinematografico è stato dichiarato colpevole di violenza sessuale di primo grado nei confronti dell'ex assistente di produzione Miriam Haley e di stupro di terzo grado nei confronti di Jessica Mann. In base alla decisione della New York State Supreme Court, Weinstein, 67 anni, rischia una condanna che può variare dai 5 ai 25 anni di carcere per quanto riguarda il crimine sessuale di primo grado, sesso orale con la sua ex assistente, e fino a quattro anni di carcere per il reato di stupro. Subito dopo la lettura del verdetto di condanna, il giudice del tribunale newyorkese ha ordinato la detenzione di Weinstein senza possibilità di cauzione. L'avvocato Donna Rotunno ha così chiesto gli arresti domiciliari per il 67enne ex produttore cinematografico, citando "lettere dei medici" curanti ed il fatto "che non è stato condannato per le accuse più gravi". Ma il giudice non ha accolto la richiesta e Weinstein è stato ammanettato in aula. Il giudice ha detto che trasferirà alle autorità carcerarie la richiesta di tenere il detenuto in infermeria fino alla sentenza, fissata per l'11 marzo scorso, in cui verrà annunciata la decisione del giudice sulla pena.Reuters
video Harvey Weinstein era il re di Hollywood: produttore di film campioni d'incassi premiati con gli Oscar, capo di un vero e proprio impero cinematografico. Ma nel 2017 arriva la bufera: un gruppo sempre più nutrito di donne comincia a denunciare abusi e molestie sessuali. Collaboratrici, assistenti, segretarie, attrici e giornaliste raccontano la bulimia sessuale del produttore in 'Weinstein: sesso a Hollywood' lo speciale in onda domenica 19 gennaio alle 22 su Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 119). Secondo le testimonianze delle vittime, Weinstein le invitava in un hotel o in ufficio con il pretesto di parlare della loro carriere, esigendo un rapporto sessuale. Numerose le attrici di fama internazionale che l'hanno accusato di violenza sessuale, tra queste: Ashley Judd, Angelina Jolie, Asia Argento, Salma Hayek, Uma Thurman. Tra le voci spicca quelle delle attrici Melissa Thompson con una sorprendente testimonianza video inedita e dell'ex protagonista di 'Streghe', Rose McGowan che si è fatta paladina del movimento #Metoo, formatosi proprio dopo le prime accuse al magnate cinematografico. La clip in anteprima. Video Crime Investigation
L'INTERVISTAdall'inviato«Le donne di tutto il mondo hanno finito di soffrire in silenzio. Eserciteranno i lodo diritti senza farsi intimidire». È il punto più importante del processo contro Harvey Weinstein secondo l'avvocatessa Gloria Allred, che rappresenta una delle vittime e una teste.Quali sono
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article NEW YORK. C’è anche Malia Obama tra i creditori della Weinstein Company: il nome della figlia 19enne di Barack Obama è spuntato in una lista di creditori preparata dalla società dell’ex produttore come parte delle procedure per la bancarotta. Malia ha lavorato l’anno scorso come stagista della We...
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