Filippo Tosatto / VENEZIAGuai ai vinti. Ma che succede se nessuno ammette la sconfitta? Calato il sipario sui congressi della Lega veneta, il bilancio è scandito dalle divergenti letture degli sfidanti, ovvero il giovane commissario uscente di rito salviniano Alberto Stefani; l'assessore Roberto "bu
l'allarmeIl ministro della Giustizia, il sottosegretario alla Giustizia, il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura e il Provveditorato Regionale dell'amministrazione penitenziaria, tutto in un'unica regione: il Veneto. È questo il contesto il cui si stanno muovendo gli apparati di
veneziaLuca Zaia, Andrea Ostellari. Dopo i familiari e gli amici, sono soprattutto i politici della Lega ad accogliere con soddisfazione la notizia della scarcerazione, con affidamento in prova, di Walter Onichini. «Ho avuto modo di parlare con la signora Onichini, l'ho incontrata, devo dire che per
Filippo Tosatto / PADOVASarà la madre di tutte le battaglie nella turbolenta stagione congressuale del leghismo veneto. Nella mattinata di domenica 18 dicembre, i militanti padovani si ritroveranno al Four Points by Sheraton di corso Argentina per eleggere il segretario provinciale e il direttivo de
lo scontroEnrico Ferro«I congressi a marzo? Non si faranno mai. Il prossimo anno ci sono le regionali in Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Lazio. Quindi non si potrà fare polemica pochi mesi prima del voto. Poi arriverà l'estate. Allora io dico che non si può fare il congresso a fine 2023 per parla
Filippo Tosatto / PadovaSi chiama autonomia la linea del Piave opposta dai resistenti leghisti all'assalto dei Fratelli d'Italia galvanizzati da sondaggi favorevoli e dalla disillusione dell'elettorato padano. Così Matteo Salvini smette lo smoking veneziano della Mostra del Cinema e veste i panni po
il retroscenaFilippo TosattoVerde nightmare. Il peggiore tra gli incubi leghisti ha il profilo del sondaggio settembrino di Swg sulle intenzioni di voto dei veneti, con Fratelli d'Italia che svetta al 30,5% (nelle politiche precedenti si era attestata al 4,2%...) e il Carroccio che precipita al 14,4
trevisoNegare tutto, negare sempre, anche di fronte all'evidenza. Non ha dismesso i panni dell'avvocato nemmeno al talk show di approfondimento politico, il senatore leghista Andrea Ostellari. Ospite a Ring, programma di Antenna 3 condotto da Ferdinando Avarino, è stato incalzato da Paolo Cagnan, co
la polemicaEnrico FerroDagospia ironizza definendola una "ciabatta", Libero parla di frase choc e il Giornale affonda la lama in quella che circoscrive come l'ennesima "gaffe". Il tutto in un proliferare di commenti sessisti della peggior specie sui soliti social network. Tutti a dare addosso a Rach
VENEZIAEnrico Letta, Piero Fassino ed Emma Bonino nel pullman progressista, decisi a tenere lontano dal podio Carlo Calenda, che dopo aver stracciato il patto firmato con i Dem spera di raggiungere la doppia cifra nelle urne. Il centrodestra risponde con la corazzata guidata da Adolfo Urso, Isabella
Filippo Tosatto / VENEZIAQuattro tocchi di campana. Le pulsioni contrastanti nella Lega, le ambizioni plateali di Fratelli d'Italia, l'ultima trincea del partito berlusconiano, il centrismo irriducibile dei Moderati. Sorrisi e veleni nel centrodestra, favorito dai sondaggi su scala nazionale e avvia
LO SCONTROBéchi e bastonà. Prima li invitano caldamente a sganciare 5 mila euro per la campagna elettorale delle elezioni politiche e ora gli dicono anche che sono dei privilegiati e che devono tacere. "Siete dei privilegiati, dovete pagare", è la sintesi delle parole dette dal Capitano nella cornic
video “Le battaglie più difficili sono quelle più nobili da dover combattere, anche se si parte già sconfitti. La Lega ci ha messo la faccia e rivendichiamo quanto fatto”. Con queste parole il senatore leghista Roberto Calderoli ha esordito in conferenza stampa per commentare i risultati del referendum sulla giustizia, dopo essersi presentato con la maglietta ‘io voto sì’ di fronte ai giornalisti. All’interno della sala semivuota della sede leghista di via Bellerio a Milano, non è passato inosservato il fatto che all’appello mancasse il leader del partito Matteo Salvini, in quanto fuori città con la figlia. “Non è un’assenza per motivi politici”, ha affermato in maniera decisa il vice segretario del partito, Andrea Crippa. “Non voleva personalizzare il referendum come fatto da Renzi in passato” ha rimarcato il vicepresidente del senato della repubblica Calderoli, “la sua assenza questa sera era già programmata da tempo”. Al posto del leader Salvini, oltre a Calderoli e Crippa, per commentare il risultato referendario si sono presentati in conferenza stampa i parlamentari della Lega e membri del Comitato per il Sì: Andrea Ostellari, Jacopo Morrone, Emanuele Pellegrini e Francesco Urraro. Non sono mancate infine le ruggini con gli alleati di Forza Italia e Fdl, rei di “non essersi impegnati nel portare avanti la campagna elettorale referendaria ad esclusione di Berlusconi”, e le responsabilità imputate a stampa e istituzioni per il “silenzio” e il mancato appoggio nel promuovere il voto referendario. Di Edoardo Bianchi
il retroscena /2Francesco Olivo / RomaDue settimane per superare le liti e vincere le amministrativi. Nel centrodestra pensano di essere a buon punto dell'opera. Matteo Salvini è scottato dal fallimento dei referendum sulla giustizia, ma ha qualche elemento per non disperarsi. Quando arrivano i prim
veneziaNessun effetto Lega in Veneto. Anche nella regione a trazione Carroccio, i referendum sulla giustizia affondano facendo segnare il mancato raggiungimento del quorum necessario (dato forse più scontato) ma anche percentuali di partecipazione al voto sotto alle attese visto l'impegno dei colonn
il casoFrancesco Grignetti / romaUna piccola grande rivoluzione investirà le famiglie italiane. Grazie a una sentenza della Corte costituzionale, si può dire addio al cognome paterno. O quantomeno, addio agli automatismi. Dopo lunga attesa, infatti, visto che il Parlamento non decide, la Corte costi
il casoFilippo TosattoDa grande oppositore a convitato di pietra: Massimo Bitonci non concorrerà alle elezioni comunali di Padova. La circostanza, filtrata da ambienti del centrodestra e non smentita dal parlamentare, ha il tenore della presa di distanza dalla coalizione che candida a sindaco France
IL PUNTOFilippo Tosatto«Il centrodestra deve ripartire dalla coalizione Zaia, un'alleanza che vince e governa», le parole di Alberto Stefani all'indomani dell'accordo raggiunto a Verona, con la convergenza di Lega e Fratelli d'Italia sul sindaco uscente Federico Sboarina e il vade retro opposto a Fl
IL RETROSCENAFilippo TosattoClima di tregua armata. Il gran consiglio del Carroccio non sana certo lo strappo consumato nella settimana quirinalizia tra Matteo Salvini e i governatori nordisti (unanimi nel bocciarne l'operato) ma evita - o almeno, rinvia - una resa dei conti traumatica e dall'esito
L'INTERVISTAFilippo TosattoIl bastone e la carota. Per sanzionare i contestatori a scopo "dissuasivo". Per accogliere, in parte almeno, le istanze di quanti lamentano un deficit di dialettica democratica nella Lega. Giorni di passione per Alberto Stefani, il giovane coordinatore del partito veneto,