Il sogno di Diana Krall e i suoi brani più amati sul palco del Geox
Cristiano Cadoni / PADOVASuona il piano e canta, con una voce difficile da confondere e un'eleganza ipnotica. Le hanno messo addosso l'etichetta di cantante jazz e quindi mai come stavolta, nella Giornata mondiale del jazz che si celebra domani, il suo approdo sul palco del Gran Teatro Geox sembra perfetto per tempismo.Ma descrivere la grandezza di Diana Krall soltanto con un'etichetta proprio non si può. Qualche numero può aiutare. Ha venduto oltre 6 milioni di dischi negli Stati Uniti, più di 15 in tutto il mondo. Per vent'anni, dagli anni '90 ai primi dieci del nuovo millennio, è stata l'artista jazz più venduta e ascoltata. Non per niente è l'unica, sempre limitando il campo al jazz, ad aver vinto tre Grammy Awards e otto Juno Awards, oltre a nove dischi d'oro, tre di platino, sette multi-platinum e ad aver debuttato con nove dei suoi quindici album in testa alla Billboard Jazz Album.Nel 1996 il suo "All for you", album dedicato a Nat King Cole, è rimasto per settanta settimane nella classifica statunitense dedicata al jazz.In più - ma questo non è un titolo di merito, quanto invece una curiosità - dal 2003 è moglie del musicista londinese Declan Patrick MacManus, cioè Elvis Costello, con il quale nel 2004 ha firmato sei dei dodici brani di un altro suo album di grande successo, "The girl in the other room". In Italia Diana Jean Krall ha un pubblico di fedelissimi particolarmente vasto. Eppure in questi ultimi quattro anni, complice la pandemia, è passata solo una volta, l'anno scorso, sui nostri palcoscenici. Così si spiega perché la mini-tournée che la sta per portare a Padova, Roma e Milano è particolarmente attesa dal sui fan che hanno una gran voglia di ascoltare dal vivo "This dream of you", l'ultimo album dell'artista canadese, pubblicato nel 2020, oltre ai grandi successi di una carriera ormai trentennale.L'ultimo album vede Diana Krall in quartetto con colleghi con i quali ha collaborato per anni: John Clayton, Jeff Hamilton e Anthony Wilson in "Almost like being in love" e "That's all", così come in trio con Christian McBride e Russell Malone in "Autumn in New York" e "There's No You". I duetti includono una straordinaria first-take di "I wished on the moon" con Krall e John Clayton e due registrazioni - "More than you know" e "Don't smoke in bed" - in cui al pianoforte c'è Alan Broadbent, anche autore dell'orchestrazione per "But beautiful" e dell'arrangiamento per archi in "Autumn In New York". L'ultima seduta di incisione di quest'album ha avuto luogo nei Capitol Studios, con un ensemble di cui facevano parte il chitarrista Marc Ribot, il violino di Stuart Duncan e una sezione ritmica composta da Tony Garnier al contrabbasso e Karriem Riggins alla batteria. Questa formazione ha registrato "Just you, just me", "How deep is the ocean" di Irving Berlin e la canzone di Bob Dylan "This dream of you", che dà il titolo all'album, nella quale Randall Krall, zio di Diana, suona la fisarmonica. Per il concerto di Padova, domani sera alle 21 al Gran Teatro Geox, ci sono ancora biglietti disponibili - in vendita sulle piattaforme di ticketing online - per ogni ordine di posti: si va dai 46 euro per le poltrone numerate di 2° livello ai 79. 35 euro per le poltronissime, compresi i diritti di prevendita. --© RIPRODUZIONE RISERVATA