Ora al Penzo c'è un altro clima «Siamo uniti per la salvezza»

Giuseppe Malaguti / VENEZIAFinalmente il Venezia nella rincorsa alla salvezza ha un'arma in più. I ragazzi di Vanoli hanno definitivamente conquistato il popolo arancioneroverde. È tornato il fattore Penzo, il vero dodicesimo uomo in campo. Un'intesa bellissima tifosi-squadra dovuta al calore e alla passione smisurata dei tifosi insieme all'enorme voglia e cuore che mettono in campo i giocatori. Da qui si riparte per affrontare nel migliore dei modi lo sprint finale della stagione 2022-23: rimangono sette partite che saranno sette finali e tre di queste si giocheranno a Sant'Elena (Palermo, Modena e Perugia). Uno dei tifosi storici arancioneroverdi Franco Vianello Moro, ma anche scrittore, portavoce e decano del Club Alta Marea, racconta il suo punto si vista sul momento del Venezia: «Adesso c'è davvero un bel clima, perché finalmente il Penzo, contro il Como, era pieno; uno stadio così caldo e gremito fa atmosfera e soprattutto aiuta chi magari è più passivo: ad esempio più volte dai distinti è partito un coro "Venezia Venezia". La società sta correggendo i suoi errori e si sta muovendo bene; il fatto che erano presenti oltre 6. 000 persone, più di 5. 000 erano tifosi veneziani, e che sono venuti a vedere la partita alle 2 del pomeriggio, secondo me è un bel segnale con una squadra che sta cercando di risalire le posizioni». I tifosi hanno grande fiducia in quelle che sono le ultime sette partite della Serie B a cominciare dalla sfida di lunedì di Pasqua con la Reggina dell'ex allenatore del Venezia Pippo Inzaghi. «Mi sembra che lo cose si stiano mettendo bene, vedremo come andrà. Va detto che qualcosa è cambiato in modo significativo anche nel rettangolo di gioco, nello specifico nelle ultime sfide, direi dalla trasferta di Benevento in poi. La squadra di Paolo Vanoli sa stare in campo come si deve e soprattutto sa giocarsi le partite fino in fondo. C'è molta più consistenza, grinta, carattere e anima; è un'altra squadra rispetto a quella vista a inizio stagione: questi sono sicuramente tutti elementi che portano ad avere fiducia, chiaramente la fiducia va come sempre confermata. Il Venezia ha avuto anche il merito di saper far fronte a una perdita molto importante come quella di Mato Jajalo: era quel giocatore che faceva la differenza tecnica e di qualità. Con il cuore e l'intensità vista in campo ha sopperito al meglio all'assenza dell'ex giocatore dell'Udinese: perché poi alla fine la cosa più importante è crederci». L'anima del Venezia è sicuramente è Joel Pohjanpalo: Vianello Moro racconta come vede dal suo punto di vista il bomber finlandese: «Per quello che si vede in campo è un giocatore che non si tira mai indietro. Combatte su tutti i palloni, gioca per i compagni e in più davanti alla porta è più che prolifico. È un po' l'anima di questo Venezia. Joel abita a Venezia e un paio di volte, casualmente, l'ho incontrato e mi ha colpito la sua serenità insieme alla sua tranquillità. È una persona che vive la città ed evidentemente ha capito lo spirito di Venezia».Adesso la trasferta di Reggio Calabria: «Con la Reggina è una partita tosta e difficile anche se la squadra di Inzaghi è in crisi. Compresa quello del Granillo, sono comunque tutti match alla portata del Venezia visto soprattutto contro il Como: possiamo giocarcela con tutti. --© RIPRODUZIONE RISERVATA