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Giuseppe AgliastroAlberto SimoniUn drone americano è precipitato nel Mar Nero dopo essere stato intercettato da due caccia russi. Questi sono gli unici fatti su cui Mosca e Washington concordano circa quanto avvenuto ieri alle 7.03 nei cieli al largo di Sebastopoli. Il drone americano era un MQ-9 Reaper decollato dalla base Nato di Campia Turzii in Romania. Usa e Russia hanno imboccato strade opposte per spiegare l'accaduto. I portavoce delle varie agenzie del governo americano hanno misurato cautamente le parole, l'azione dei russi viene giudicata «spericolata e poco professionale». È un approccio in linea con le preoccupazioni di Biden da sempre impegnato a togliere qualsiasi scusa per alimentare un'escalation.La versione americana è che «il Reaper era in volo nello spazio internazionale quando due caccia Su-27 l'hanno intercettato e colpito», ha spiegato in una nota il generale dell'Air Force James Hecker. C'è stata una collisione fra il jet e il propulsore (l'elica) del drone mentre l'altro caccia ha scaricato «diverse volte» del carburante per «accecare» o danneggiare il mezzo statunitense e si è posizionato davanti al muso del MQ-9. A questo punto, il drone è stato fatto precipitare. Secondo la ricostruzione del Dipartimento della Difesa Usa, uno dei due caccia di Mosca ha subito danni. Il comandante delle Forze Nato, generale Christopher Cavoli, ha comunicato agli alleati cosa è successo e poco dopo il Dipartimento di Stato ha convocato l'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov.La Russia da parte sua ha fornito una versione completamente diversa di quanto avvenuto. Secondo il ministero della Difesa russo, i suoi caccia non sarebbero entrati per niente in contatto con il drone americano, che sarebbe precipitato a causa di «manovre brusche» che gli avrebbero fatto perdere quota in un «volo incontrollato». «I caccia russi non hanno usato le armi di bordo, non sono entrati in contatto con il drone e sono tornati alla base senza correre rischi», sostengono le autorità russe.Stando alla narrazione (non verificabile) fatta da Mosca, i jet russi sarebbero decollati per un volo di ricognizione per identificare il drone. Il ministero dell'Interno russo sostiene che ieri mattina il velivolo americano stesse volando con i transponder spenti «sul Mar Nero, vicino alla penisola di Crimea", annessa illegalmente dalla Russia, «in direzione del confine di Stato della Federazione».E così facendo stava «violando i confini dello spazio aereo delimitato per l'operazione speciale» in Ucraina, sottolinea il ministero dell'Interno. Comunque parole in contrasto con le dichiarazioni di Washington, secondo cui il drone sorvolava le acque internazionali. John Kirby, coordinatore del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, ha gettato acqua sul fuoco durante un briefing telefonico con i giornalisti sottolineando che non è la prima volta che jet russi e droni americani si "incrociano" nei cieli, tuttavia a far fare un salto di qualità a quando accaduto ieri è che la manovra russa «è stata spericolata» e condotta «senza professionalità». Le operazioni si sorveglianza e pattugliamento, però, proseguiranno, ha precisato Kirby. «Non abbiamo bisogno di nessun via libera russo per volare nello spazio internazionale», ha aggiunto il funzionario americano rigettando la versione di Mosca che la Crimea sia parte del territorio russo.Se Washington cerca di ridimensionare l'accaduto per evitare l'escalation, Putin alza intanto i toni. In un incontro con i dipendenti di un'industria aeronautica a Ulan-Ude, 4.400 chilometri a Est di Mosca, il presidente russo ha accusato l'Occidente di aver «iniziato a fare pressioni per scuotere» la Russia immediatamente dopo il crollo dell'Urss e ha minimizzato ancora una volta sull'impatto delle sanzioni sull'economia russa. Ma, soprattutto, ha cercato di giustificare l'invasione dell'Ucraina definendola una lotta per «la sopravvivenza della statualità russa». Putin ha inoltre respinto come «una completa assurdità» l'ipotesi secondo la quale i gasdotti Nord Stream sarebbero stati fatti esplodere da un gruppo "filo-ucraino". «L'atto terroristico ovviamente è stato commesso a livello di Stato», ha detto Putin aggiungendo poi che «in teoria, gli Usa» sono «interessati a fermare le forniture energetiche russe al mercato europeo». --© RIPRODUZIONE RISERVATA