Bertuzzo, la rinascita dopo quattro anni «Il nuoto è la mia vita e voglio le Olimpiadi»

Mattia Toffoletto / TREVISOA quattro anni dall'incubo, la rinascita. A quattro anni da un sogno infranto, ecco un altro sogno prendere forma. Con la Tour Eiffel sullo sfondo. Manuel Bortuzzo, che nel febbraio 2019 vide la carriera da promessa del nuoto stroncata da una sparatoria nel quartiere romano dell'Axa, punta ora le Paralimpiadi di Parigi. A fine novembre, era tornato a gareggiare agli Assoluti, raccogliendo un paio di podi.IL DOPPIO SUCCESSOAlle World Series di Lignano, lo scorso weekend, si è cimentato nella prima competizione internazionale paralimpica: doppio successo sui 100 rana e 200 misti, il grande evento francese del 2024 sempre più vicino. A inizio 2019 Bortuzzo era fra i prospetti più in vista dello stile libero tricolore. Radici triestine e trevigiano d'adozione (è cresciuto a Morgano), aveva scelto di trasferirsi a Roma per compiere il grande salto, per entrare in Nazionale e aspirare a grandi traguardi come le Olimpiadi. Era entrato nel gruppo del "guru" Stefano Morini, condivideva le corsie del polo di Ostia con Gregorio Paltrinieri e Ilaria Cusinato. Un talento in ascesa, il desiderio di farsi largo nella velocità e agganciare il treno per i Giochi di Tokyo. Stava preparando i Tricolori Primaverili, che qualificavano ai Mondiali in Corea. Sognava a occhi aperti. Ma, nella notte fra il 2 e il 3 febbraio 2019, viene ferito da una serie di colpi di pistola davanti a un pub nella periferia Sud della Capitale. Manuel salva la vita, ma rimane paralizzato. La carriera fra i normodotati si spezza quella maledetta sera. Si trova al posto sbagliato nel momento sbagliato, chi spara lo confonde per un'altra persona. La vita che cambia all'improvviso.IL NOME DI DOMINIO PUBBLICOIl suo nome diventa di dominio pubblico, la sua storia la conoscono tutti. E tutti ne ammirano la straordinaria forza di volontà, il coraggio da vendere, la capacità di sdrammatizzare momenti durissimi. La sua storia diventa un libro e una fiction televisiva, gira un film con Raoul Bova e Massimiliano Rosolino. Entra pure nella casa più sbirciata d'Italia: al Grande Fratello Vip. Le sue love story si fanno largo sui social, prendono spazio sulle riviste di gossip. Dipinge il corpo con tatuaggi in stile Fedez, diventa personaggio. Nelle occasioni pubbliche è seguitissimo dai nuotatori più giovani, rapiti dal racconto della sua incredibile vicenda e del suo straordinario percorso di risalita. Lo cercano per un autografo, gli chiedono una foto. Ma, in cuor suo, c'è un'altra priorità. Ma, in cuor suo, c'è solo un grande amore. Lo sa bene papà Franco, che in questi quattro anni non l'ha lasciato solo un momento, trasferendosi a Roma. Il grande amore di Manuel è il nuoto, per quello ha lottato con tutte le sue forze negli ultimi anni. Voleva tornare a competere, ritagliarsi una nuova carriera fra i paralimpici. LE FIAMME ORO ROMATesserato con le Fiamme Oro, si allena nella Capitale, al centro sportivo della Polizia di Stato, a Tor di Quinto. Lo segue Francesco Bonanni, ex iridato del nuoto per salvamento e tecnico cremisi. Tre mesi fa il battesimo nel nuovo mondo, con le prime medaglie agli Assoluti di Fabriano. Ora pure due vittorie in Coppa del Mondo a Lignano, con tempi che lo proietterebbero già a Parigi '24. Sì, s'affaccia una nuova stella del paralimpismo sulla scia di Bebe Vio e Francesca Porcellato. «Ma dovrà confermarsi», ricorda il padre Franco, «sono contento per lui, cerco di lasciarlo libero da pressioni. Di certo ha la testa per arrivare in fondo». Stileliberista nella prima vita sportiva, ora esplora un po' tutto: dalla rana al delfino, dal dorso al crawl. Categoria S6, per chi è paralizzato agli arti inferiori. All'orizzonte Europei e Mondiali, in attesa delle Paralimpiadi. La luce in fondo al tunnel, una nuova vita sportiva con tante nuove sfide da vincere. «Non è stato facile», confida il 24enne di Morgano alla Rai, «il nuoto paralimpico è totalmente diverso. Mi sono dovuto reinventare, cancellando tutto quello che facevo prima. Piano piano ci sto riuscendo. A Parigi posso arrivarci. Anzi, quasi ci siamo, lo saprò fra pochi mesi». Mai stati così lontani i mesi del GF Vip: «Io sono sempre stato atleta, il mio mondo è il nuoto. Sfrutterò la visibilità mediatica per dare più forza ai paralimpici». --© RIPRODUZIONE RISERVATA