Il ministro Urso «Da Trieste a Verona il centro logistico della nuova Ucraina»

veronaIl porto di Trieste e l'Interporto di Verona giocheranno un ruolo fondamentale nella piattaforma logistica che si va costituendo, d'intesa tra il governo italiano e quello ucraino. In ottica di sostegno oggi e di ricostruzione domani. È quanto ha riferito il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione di LetExpo, fiera della logistica e del trasporto in corso a VeronaFiere. «Realizzeremo una piattaforma logistica che metta in contatto terrestre l'Ucraina con i porti del nord Italia» ha detto «in particolare Trieste e Venezia, in modo da consentire a Kiev un nuovo e sicuro sbocco al mare, dal momento che Odessa, in questo momento, è controllata dai russi».Urso è già stato a Kiev più volte e nel gennaio scorso ha sottoscritto un primo memorandum individuando i principali settori su cui intervenire, ed è previsto che nel mese prossimo vengano coinvolte anche le imprese. È già stata individuata anche la città di Horonda, in territorio ucraino al confine con la Slovacchia, che farà da punto di stoccaggio e da terminale del corridoio logistico tra la piattaforma del Quadrante Europa di Verona, gestito dal Consorzio Zai, e il paese «colpito dall'aggressione militare russa» come ha tenuto a rimarcare Urso. Rimangono da approfondire i settori maggiormente coinvolti e anche gli strumenti finanziari e assicurativi. Ma già si parla della necessità di far arrivare bramme d'acciaio e materiali per l'edilizia per la ricostruzione dell'Ucraina e di riaprire la via al grano ucraino in senso inverso, oltre ad un possibile ruolo di Simest a garanzia. Insomma, due città italiane molto coinvolte nel progetto. Trieste per gli arrivi via mare: «Il porto già oggi è molto impegnato a favore dell'Ucraina, dal momento che Odessa è di fatto inaccessibile. In futuro avrà un ruolo ancor più centrale e auspichiamo che riprenda appieno il primato che storicamente gli appartiene». Quanto a Verona va ricordato che già oggi l'Interporto scaligero è il centro di smistamento di beni di prima necessità e farmaceutici destinati alle popolazioni ucraine colpite dalla guerra. Urso ha parlato espressamente di un "Piano Marshall" per la ricostruzione dell'Ucraina di cui il nostro Paese - che oggi è il terzo partner commerciale di Kiev - e l'Europa dovranno essere pienamente protagonisti. «Dobbiamo aiutare il Paese a ricostruire un sistema produttivo, con partnership industriali e commerciali» . E Urso candida anche l'Italia a polo dell'energia e del gas in Europa. --edoardo bus© RIPRODUZIONE RISERVATA