alternanza scuola-lavoro

CEGGIAChiuso ieri l'incidente probatorio nel processo per la morte di Giuliano De Seta, 18enne studente morto a Noventa lo scorso settembre nello stage: il pubblico ministero ha chiesto una proroga delle indagini di altri 6 mesi. Ci sarebbero ancora aspetti da chiarire nelle indagini. Giuliano è morto tragicamente alla Bc Service di Noventa, nella zona industriale della cittadina, dove stava svolgendo un percorso di alternanza scuola lavoro con la sua scuola, l'Itis di Portogruaro. Una lastra metallica di oltre una tonnellata gli è crollata dai cavalletti che la stavano sorreggendo e il 18enne di Ceggia è morto sul colpo per le gravissime lesioni da schiacciamento.La pm che coordina le indagini, Antonia Sartori, ha iscritto nel registro degli indagati l'amministratore unico della società, Luca Brugnerotto, che è anche socio principale, e altre tre persone: la preside dell'istituto tecnico Da Vinci frequentato dal ragazzo, Anna Maria Zago, e un docente dell'istituto quali responsabili e tutor del progetto di alternanza scuola-lavoro. Infine il responsabile della sicurezza della Bc Service, un consulente esterno. Sono indagati per omicidio colposo in concorso. Ieri sono stati richiesti ulteriori chiarimenti al consulente del giudice, l'ingegner Curtarello, autore della super perizia depositata il 6 marzo.Chiarimenti invocati dagli avvocati e anche dalla pm che si è soffermata in particolare sulle responsabilità di tutti e quattro gli indagati, compresa la preside Zago per negligenza. È parso che il pm cercasse pertanto un nesso di casualità diretta anche per la professoressa, che avrebbe dovuto fare attente valutazioni dei rischi nell'ambito del percorso di alternanza scuola lavoro. L'incidente probatorio è un istituto del diritto processuale che ha funzione di anticipare l'acquisizione e formazione della prova in una vera "cristallizzazione" durante le indagini preliminari. Il perito non è stato in grado di stabilire chi abbia messo in moto il carroponte: il giudice Liguori ha concesso la proroga delle indagini. Non ci sarà, pertanto, alcun avviso di conclusione, né eventuali richieste di rinvio a giudizio fino a settembre.«Non ci aspettavamo altro dall'incidente probatorio», ha commentato la famiglia De Seta, papà Enzo e mamma Antonella Biasi, assistiti dall'avvocato Luca Sprezzola, «e adesso speriamo che si velocizzi il processo per arrivare presto a conclusione. Noi abbiamo sempre chiesto la verità sulla morte di nostro figlio». --G. ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA