Venezia, Cheryshev ci crede «Lavoriamo bene, ci salviamo»

VENEZIA«Possiamo salvarci». Parola di Denis Cheryshev. E lo dice alla vigilia di una gara importante come quella contro il Brescia, autentico crocevia di una stagione nata sotto altre aspettative per entrambe. Ma il russo assicura di essere al 100 per cento, di essersi messo da parte i problemi fisici degli ultimi mesi e di avere caricato le batterie al massimo per lanciare lo sprint finale.RESPONSABILITÀ. Il miglior Cheryshev può e deve fare la differenza: poche squadre in rosa giocatori del suo peso. «I tifosi e la squadra hanno riposto su due me le speranze di salvezza» dice l'ex Real Madrid «e voglio dare il mio contributo. Ma la squadra sta lavorando bene in campo e fuori, anche con l'alimentazione, con l'obiettivo di tramutarlo sul campo con delle buone prestazioni. In questo momento è fondamentale vincere e portare a casa dei punti, perché ci è capitato di giocare bene e non riuscire a vincere». E anche sotto l'aspetto morale lo si sente con i giri alti. «Sto bene. Ringrazio lo staff per il lavoro fatto» aggiunge «perché sono stato ben assistito. Mi sento al 100 per cento. Mi sono trovato bene nella posizione da trequartista a Bari, perché giocavo in posizione avanzata e potevo muovermi più liberamente. Dopo l'amichevole di gennaio contro il Bayer Leverkusen non ho avuto ricadute. Mi sono fermato ancora, perché con lo staff si è deciso di lavorare da un punto di vista individuale per recuperare la forma fisica». LEADER.Per un leader come Jajalo, il Venezia conta di trovarne un altro per lo sprint finale come il russo. Siccome il bosniaco è perso per il resto della stagione, Vanoli sta studiando delle alternative considerata l'assenza di un vero sostituto del regista. A Bari, ad esempio, si è visto Cheryshev dietro alle punte. «Jajalo è una perdita molto importante» spiega il russo «perché faceva la differenza con una qualità di gioco elevata. Abbiamo degli elementi validi e abbiamo i mezzi per sostituirlo ma serve che ognuno faccia un passo in avanti». E un'ipotesi potrebbe il russo trequartista «A livello personale» fa sapere Cheryshev «non è facile sostituirlo, siamo due giocatori diversi; nella mia carriera ho giocato da esterno o centravanti e quel ruolo il mezzo al campo non sarebbe mio. Ma viste le esigenze della squadra, un professionista si mette sempre a disposizione del tecnico». RIPARTIRE.La scoppola di Frosinone ha interrotto una striscia positiva di sei gare senza sconfitte. Ma il Brescia è l'occasione giusta per riprendere la corsa. «Domenica non abbiamo fatto la nostra partita» spiega il russo «loro hanno fatto dei contropiedi molto rapidi che ci hanno messo in difficoltà. Senza dubbio loro meritano di essere primi in classifica proprio per come stanno giocando e anche se non avessimo commesso degli errori, sarebbe stata una gara difficile. L'allenatore Vanoli ha tratto le sue conclusioni e stiamo preparando per le prossime gare». E su la sfida di domani non ha dubbi. «Sarà una gara difficile» analizza «perché arriviamo da un periodo dove stiamo giocando parecchio e dovremmo trovare la marcia giusta». E smentisce le voci di mercato di gennaio di una sua possibile uscita. «Mai pensato di andare via» fa sapere. Ma adesso forze e concentrazione sono tutte per il Venezia. --Alessandro Ragazzo© RIPRODUZIONE RISERVATA