San Giuliano, stop al terminal bus Una passerella lo collegherà ai Pili
Vera MantengoliA parole Parco San Giuliano non dovrebbe diventare uno snodo turistico, ma nei fatti non tutti ne sono sicuri. Il 13 marzo scade il termine per presentare le osservazioni al Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile), ma un anticipo delle possibili critiche si è sentito ieri, nel corso di una commissione consiliare a cui hanno partecipato l'assessore ai Trasporti Renato Boraso, il neonato Comitato Punta San Giuliano e gli Amici del Parco San Giuliano. Tra le novità emerse una passerella che collegherebbe il Parco ai Pili. L'ASSESSORE AI TRASPORTI«Siamo stanchi di venire strumentalizzati sempre, questa volta da chi vede turisti dove non ci sono», ha detto Boraso, spiegando che la dicitura che nel Pums indicava la presenza dei granturismo nel Parco era solo «un refuso». «San Giuliano manterrà la sua vocazione di apertura ai residenti. Se da Roma arriveranno finanziamenti per attrezzare i Pili, il Comune dovrà procedere verso un esproprio proletario di due ettari del trust del sindaco». L'assessore ha ribadito che l'idea è di smaltire solo i flussi attuali e ha aggiunto che lo snodo intermodale è passato negli anni da 15 attività a 7 («Ci rendiamo conto che le aziende chiudono?»). Per l'assessore questa amministrazione ha stanziato quasi otto milioni per riqualificare il Polo Nautico di San Giuliano, «ma nessuno ha detto grazie». E comunque ha ribadito che si parlerà nel concreto quando saranno pronti a fine aprile i due studi di fattibilità in corso di realizzazione per San Giuliano da Gianmaria De Stavola e per il Montiron da Fabio Milan. «Vogliamo che Burano si spopoli completamente?» ha detto l'assessore difendendo l'hub del Montiron. L'assessore ha ricordato che questo progetto è da vedere complementare all'introduzione della tassa di sbarco.COMITATO PUNTA SAN GIULIANOPer la prima volta ha preso parola attraverso Francesca Volpato il neonato Comitato Punta San Giuliano che raccoglie parte delle remiere presenti nell'area. «Ci sembra difficile credere che non ci saranno flussi in più» ha detto la portavoce che ha ricordato che, a causa dell'interramento della Laguna di fronte al Parco, remiere, trasportatori e battelli passano tutti per il Canale San Secondo, diventato in certi periodi un'autostrada. «Le parole stridono con la realtà dei fatti dato che esiste un progetto per aumentare di tre volte la cubatura dei capannoni presenti nella banchina, il pontile che collega a Venezia è gestito dalla società Marive che nei periodi di maggiore turismo lavora tantissimo e in più è previsto un parcheggio lungo l'area che costeggia il Parco. Non è possibile credere che non arriveranno più flussi turistici e commerciali, soprattutto se si realizzerà la passerella che collega il Parco ai Pili». AMICI DEL PARCO Perplessità anche da parte degli Amici del Parco San Giuliano che hanno da tempo inviato le osservazioni al Comune chiedendo lumi sul punto che ieri è stato definito «refuso» e sulla presenza ambigua di un canale che collegherebbe i Pili al Vittorio Emanuele «Rendiamoci conto che stiamo regalando un pezzo di città ai trasportatori» ha detto Forte. «Si è discusso il Pums Metropolitano e non quello del Comune non entrando nei dettagli». La portavoce ha ricordato che esiste una sentenza del Tar del Lazio del 2006 che dice che in quel posto i trasportatori non possono stare e che quanto c'è va demolito e che nel 2019 gli Amici del Parco hanno inviato al Comune una diffida. «Ci sono delle ordinanze di demolizione e il Comune non sta adempiendo al suo dovere». --© RIPRODUZIONE RISERVATA