FdI sospende il consigliere da ogni incarico di partito

VENEZIANon mena il can per l'aia Luca De Carlo, il coordinatore veneto di Fratelli d'Italia: «Già stamani abbiamo sospeso Formaggio da ogni incarico di partito, mi riferisco al direttivo vicentino e alla direzione regionale, segnalando l'accaduto alla commissione nazionale di garanzia. Non è una sentenza anticipata, al contrario vogliamo che la ricerca della verità sia condotta nella massima trasparenza e, come ha detto il nostro grande governatore Zaia, nell'interesse di tutte le parti in causa: Milena Cecchetto, Joe, i loro familiari, i consiglieri, l'istituzione».Il senatore meloniano conosce bene le parti in causa: «Immagino la sofferenza di Milena, una donna determinata e capace che, aldilà dei risvolti che ignoriamo, sta vivendo un dramma umano. Joe? Forse ha esagerato, ha un carattere impetuoso, ma a sua volta sta attraversando un momento terribile. Io stimo entrambi e spero si esca presto da questa spiacevole situazione».Si muove anche l'opposizione di sinistra: «Esprimiamo totale vicinanza e solidarietà alla collega Milena Cecchetto, vittima di un episodio che, secondo quanto ricostruito dalla stampa, è di gravità assoluta. E condanniamo con fermezza il comportamento del consigliere Joe Formaggio, che appare autore di molestie gravi nei confronti della collega. I fatti, come riportati dai media, sembrano infatti dimostrare quanto purtroppo ci sia ancora da fare per vincere la battaglia culturale per il rispetto delle donne e il contrasto alle discriminazioni, a cui ci richiama la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Con l'aggravante che sembrano essere stati commessi da un rappresentante istituzionale, proprio all'interno di Palazzo Ferro-Fini. Siamo convinti che quanto avvenuto non debba essere né sottovalutato né minimizzato».Questa la presa di posizione delle esponenti dell'opposizione Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Francesca Zottis, assieme a Cristina Guarda, Elena Ostanel, Erika Baldin e ai colleghi Giacomo Possamai, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Arturo Lorenzoni. Né si tratta di un caso esclusivamente personale; «I fatti si configurano come gravemente lesivi: chiaramente e in primo luogo nei confronti di Milena Cecchetto. Ma, in parallelo, vanno anche a danno della credibilità e della dignità del Consiglio del Veneto. Ci attendiamo le dovute verifiche e le eventuali, conseguenti azioni sanzionatorie». Anche i sindacalisti della Cisl, per voce dei segretari Gianfranco Refosco e Cinzia Bonan, sollecitano rigore: «La notizia ci lascia esterrefatti, al presidente dell'assemblea regionale Ciambetti chiediamo di provvedere affinché subito sia ripristinato il rispetto e ricostituito un ambiente degno di essere la sede della massima istituzione veneta. Degno di esserlo nelle aule assembleari come nei corridoi, in ogni spazio in cui le donne lì lavorano e svolgono le loro funzioni, istituzionali e non solo». --Filippo Tosatto© RIPRODUZIONE RISERVATA