Primo allarme per Meloni Per un elettore su due la maggioranza è spaccata
Il rapporto tra Giorgia Meloni e il suo elettorato è ben poco platonico, ma ancora stretto. A certificarlo è l'ultima rilevazione di Euromedia Research per Porta a Porta, che segna la fiducia nel presidente del Consiglio al 41.3% e quella del suo governo al 39%. Tuttavia interrogando gli italiani sulla coesione della maggioranza ci si accorge che se il 38.7% la reputa unita anche con un dialogo aperto, il 46.4% la legge, invece, divisa, con tensioni e malumori al suo interno. È interessante osservare come la percezione un po' meno fluida e con diversi nervosismi all'interno della coalizione la interpretino, insieme ai partiti delle opposizioni, il 40.7% degli elettori di Forza Italia e il 31.7% di quelli della Lega, nonostante siano coabitanti a pieno titolo in tutte - o quasi - le maggioranze dove governano, comprese le ultime elezioni regionali vinte in Lombardia e in Lazio. Ciò che emerge diventa singolare perché questa unione che definisce il centro destra si conosce, in tutte le sue variazioni, ormai da più di venticinque anni. Sono cambiati i leader e i pesi dei partiti, tuttavia i suoi elettori si sentono sempre parte di questo motore che a volte scoppietta e scricchiola, ma sembra ritrovare sempre il suo asse. Il viaggio a KievLe diverse esternazioni di Silvio Berlusconi non vengono giudicate lesive o comunque con l'intento di disturbare il lavoro e l'immagine di Giorgia Meloni dal 72.9% degli elettori di Forza Italia; tuttavia, un elettore su tre di Fratelli d'Italia ne è convinto. È pur vero che la maggioranza degli elettori azzurri (47.5%) e di quelli di Matteo Salvini (41.7%) non ha gradito la scelta di Giorgia Meloni di recarsi a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Gli equilibri interniInsomma esiste una sostanziale unità con una visione diversa - come è giusto che sia - di come affrontare le differenti situazioni. Del resto, ogni partito che compone un'alleanza ha un rapporto fiduciario con i suoi elettori e, ovviamente, non desidera che sia violato per non tradire le aspettative di chi, ancora, ha riposto la fiducia nei suoi programmi. Quindi assume ancora maggiore importanza il distinguersi in politiche che solletichino gli appetiti degli elettori. Fratelli d'Italia è riuscita a crescere nell'ombra delle opposizioni e ora deve vedersela con alleati che, essendo stati ai vertici, oggi faticano a trovare un posto sotto l'ala. Matteo Salvini in questo suo ruolo istituzionale e più silenzioso, sembra aver trovato una chiave di accesso per rinsaldare il suo patto con gli elettori (la Lega è attualmente al 9%, aumento di mezzo punto percentuale in un mese), mentre Silvio Berlusconi sembra avvertire come uno schiaffo questa inversione di ruoli (Forza Italia è al 7.7%, +0.1% negli ultimi trenta giorni). Ma questo è solo un dettaglio e il leader azzurro non può pensare che Giorgia Meloni gli restituisca quello che neppure lui restituirebbe. --© RIPRODUZIONE RISERVATA