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Il retroscenaGiuseppe Agliastro / MoscaL'Unione europea ha adottato nuove sanzioni contro la Russia. All'indomani dell'anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino, e dopo lunghe e difficili trattative, Bruxelles ha annunciato il suo decimo pacchetto di sanzioni contro Mosca dall'inizio della guerra: un nuovo giro di restrizioni che secondo l'Ue varrebbe «oltre 11 miliardi di euro». Questa volta - fa sapere il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell - l'Europa ha messo nel mirino 121 tra individui ed enti di vario tipo, compresi tre istituti bancari russi e diverse società iraniane che producono i droni kamikaze che l'esercito di Mosca è accusato di aver usato nei terribili bombardamenti in Ucraina. Il provvedimento limita inoltre le importazioni di gomma sintetica e asfalto, considerati un'importante fonte di reddito per la Russia, nonché l'accesso di Mosca a «tecnologie avanzate» o che possano essere usate per scopi sia civili sia militari (per esempio per droni ed elicotteri).L'obiettivo dichiarato dell'Unione europea è quello di «fermare la macchina bellica» del Cremlino. «Continueremo ad aumentare la pressione sulla Russia e lo faremo per tutto il tempo necessario, fino a quando l'Ucraina non sarà liberata dalla brutale aggressione russa», ha affermato ieri Borrell.Kiev da parte sua ha salutato con tiepido favore le nuove restrizioni Ue contro Mosca - che seguono sanzioni simili da parte di Usa e Gran Bretagna - e ha chiesto misure più severe. «Il decimo pacchetto di sanzioni dell'Ue inizia a funzionare... fantastico, ma è necessario essere più duri», twitta il consigliere presidenziale Mikhailo Podolyak. Mentre il presidente ucraino Zelensky dichiara che «la pressione sull'aggressore russo deve aumentare» e auspica anche «passi decisivi» contro l'industria nucleare russa e «una maggiore pressione sui militari e sulle banche».La guerra scatenata da Putin in Ucraina ha ucciso migliaia e migliaia di persone, e ha anche deteriorato ulteriormente i rapporti tra Mosca e Occidente. Diversi Paesi occidentali stanno fornendo armi all'Ucraina invasa, compresi i primi carri armati Leopard di fabbricazione tedesca. Ieri il presidente americano Joe Biden ha però affermato che Kiev «non ha bisogno» dei jet F-16, almeno «per adesso». Le tensioni comunque restano alte. La società petrolifera polacca Pkn Orlen ha accusato Mosca di aver congelato le forniture di oro nero alla Polonia attraverso l'oleodotto Druzhba. L'ad della società, Daniel Obajtek, ha però anche gettato acqua sul fuoco affermando che «solo il 10% del greggio proviene dalla Russia» e «verrà sostituito con petrolio proveniente da altre fonti».In Ucraina intanto le violenze non si fermano. Le autorità di Kiev hanno denunciato decine di nuovi attacchi. I combattimenti si concentrano soprattutto nella parte orientale del Paese, e ieri Yevgeni Prigozhin ha affermato che i mercenari del suo famigerato gruppo Wagner avrebbero conquistato Yahidne, una cittadina non lontana dalla martoriata e contesa Bakhmut. L'Ucraina però di fatto smentisce e, da parte sua, assicura di non aver perso il controllo di nessun centro abitato della zona. Le notizie dal fronte restano spesso difficilmente verificabili.L'Ue - con un provvedimento a parte rispetto al decimo pacchetto - ha inoltre imposto sanzioni a 11 persone e sette enti ritenuti legati proprio alla compagnia filo-Cremlino Wagner, i cui mercenari sono presenti non solo in Ucraina ma anche in Siria e in alcuni Paesi africani, e sono accusati di atrocità e gravissime violazioni dei diritti umani.Quest'ultimo round di sanzioni contro la Russia è stato approvato dall'Ue solo venerdì sera, cioè alla fine della data simbolo che segnava un anno dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. I colloqui sono stati complicati dal braccio di ferro sulla gomma sintetica russa tra la Polonia da una parte, che chiedeva il divieto totale di importazione, e l'Italia e la Germania dall'altro, che si opponevano a questa proposta. Alla fine, si è optato per un divieto di importazione con una deroga quest'anno fino a 355.000 tonnellate. Futuri colloqui sulle sanzioni contro Mosca potranno riguardare il nucleare russo o i diamanti. --© RIPRODUZIONE RISERVATA