Ellertsson, sorpresa che arriva dall'Islanda «Al Venezia sto da dio e imparo da Jajalo»

Alessandro Ragazzo/ VENEZIAUna gran bella scoperta Mikael Egill Ellertsson. Si è subito calato alla grande e con tanta umiltà nel gruppo Venezia, divenendo in poco tempo una pedina fondamentale del centrocampo. Lui, proveniente dalla lontana Islanda, in Italia è arrivato nel 2018 attraverso la Spal, per poi andare allo Spezia e Venezia. E le sue idee sono piuttosto chiare. «Mi sto trovando molto bene a Venezia, sia con i ragazzi che con lo staff. In campo corro molto, lotto. Sono qui per aiutare la squadra e fare il meglio possibile. Arrivo sì dallo Spezia, ma per me Venezia rappresenta due passi in avanti: è una grossa opportunità». Classe 2022, l'11 marzo compirà 21 anni, l'Italia è un trampolino di lancio niente male. «Sono arrivato in Italia quattro anni fa, non è stato facile perché l'Islanda è piuttosto lontana», spiega «ma il mio desiderio era diventare un professionista: è stato di realizzare un sogno. All'inizio non parlavo la lingua, poi le cose sono andate meglio; con Giuseppe Scurto alla Primavera della Spal mi sono trovato bene, mi ha utilizzato come mezzala e lì è iniziato tutto. Giocavo in nazionale Under 17, un procuratore amico di un dirigente della Spal mi ha visto e proposto».AL MASSIMO. Il Venezia è reduce da sette punti in tre gare e alla vigilia della gara contro il Cagliari, Ellertsson sa già cosa mettere nel mirino. «Giochiamo sempre per vincere «e per ottenere il massimo. Conquistare un ottimo risultato contro i sardi ci permetterebbe di allontanarci dalla zona retrocessione ma tutte le partite sono importanti per noi». E quando è giunto al Taliercio, l'islandese ha subito capito dove si trovava. «Ho capito che ci fossero dei giocatori forti», aggiunge, «e avremmo potuto fare bene. La situazione era un po' così e così ma siamo una squadra unita, in grado di fare molto». E tra i nuovi c'è pure quel Mato Jajalo che sta diventato il riferimento di tutti, il leader arancioneroverde. «Parliamo di un giocatore davvero molto forte», «che arriva da esperienze in Serie A. Mi sta aiutando in campo a migliorare ed è importante per noi: lo guardo, sto cercando d'imparare al massimo».MIRACOLO ISLANDESE.C'è ancora negli occhi il popolo islandese trasferitosi in massa in Francia per gli Europei. Un po' tutti tifavano per quella nazionale famosa pure per il coro Geyser Sound. Ora, dopo alcuni passaggi a vuoto, lassù si sta lavorando per tornare ai vertici. «Siamo una nazionale giovane, miglioriamo di gara in gara, ci sono giocatori forti presenti qui in Italia e Scandinavia e stiamo lavorando per diventare più forti. Il mio idolo? Messi». TIFOSI. Tra il pubblico presente domani allo stadio, una parte sarà composta da studenti. Infatti, per coinvolgere il territorio, il Venezia ha invitato tutti i ragazzi delle scuole superiori partecipanti al Trofeo Sigalotti, torneo di calcio interscolastico patrocinato, tra gli altri, dal Comune di Venezia e dal club arancioneroverde. I ragazzi delle superiori coinvolti (Algarotti, liceo artistico Guggenheim, Ipseoa Barbarigo, Corner-Fermi, Istituto Nautico Venier-Cini, Cavanis, Marinelli/Fonte, Itc Sarpi, liceo Benedetti Tommaseo, Foscarini) occuperanno il settore distinti "Solesin". Grazie alla collaborazione con Erasmus Student Network (Esn), sono stati inoltre invitati tutti gli allievi Erasmus frequentanti l'Università di Venezia. Non solo, per la gara ci saranno dei raccattapalle speciali. A bordocampo ci saranno le giocatrici della prima squadra del Venezia Fc Femminile, che ricopriranno questo ruolo il giorno prima di affrontare la partita contro lo Jesina. --