Senza Titolo

il personaggioStefano ManciniINVIATO A SAKHIRCome se l'inverno non ci fosse stato, Max Verstappen ha ripreso da dove aveva concluso in dicembre: è tornato al volante ed è stato subito il più veloce. La sua prima giornata di test sul circuito del Bahrein è cominciata alle 7 e 59 ed è durata otto ore più pausa pranzo. La squadra gli aveva proposto di alternarsi con Sergio Perez, il suo mal sopportato compagno di squadra, ma non c'è stato modo di convincerlo. «Faccio io», ha detto il campione del mondo 2021 e 2022. Il sole calava e lui sempre lì a spingere sull'acceleratore, tra prove di velocità e di durata, ricerca di assetti e raccolta dati, fino al tramonto e poi ancora con l'illuminazione artificiale. Al termine della prima giornata, ha percorso 160 giri, l'equivalente di tre Gran premi.Una maratona da autotrasportatore che è anche un segnale: non sono solo veloce, sono anche forte. L'unico a tenerne il passo è stato Fernando Alonso, che ha rimediato solo 29 centesimi di distacco. A 41 anni il pilota spagnolo sta vivendo una seconda giovinezza, anche se la sua prestazione con la Aston Martin va confermata.Le dieci squadre hanno una sola monoposto a disposizione per i tre giorni di test, su cui si alternano i due piloti. Verstappen è stato l'unico a proseguire da solo. Una pausa per mangiare, la riunione con gli ingegneri e poi via di nuovo al volante. Oggi toccherà a Perez accollarsi l'intera mole di lavoro. A essere perfidi, c'è da pensare che Max abbia voluto sfidarlo sulla resistenza. C'era molta attesa intorno alla nuova RB19 che la Red Bull aveva finto di presentare nei giorni scorsi a New York, dove in realtà di nuovo si era vista soltanto la livrea. La vettura che difenderà il titolo è apparsa ieri mattina a Sakhir e ha confermato le aspettative (o i timori, dipende dai punti di vista). Si tratta dell'evoluzione di una macchina vincente, veloce e affidabile. In più ha un pilota che ha alzato l'asticella e che è sempre più difficile da marcare.La Ferrari si aspettava una sfida complicata, ma forse non immaginava già al debutto un distacco di quasi mezzo secondo sul giro migliore. Non c'è nulla di compromesso, tanto più che il primo giorno di lavoro serve a esplorare il comportamento di una monoposto, senza puntare alle prestazioni, però qualche dubbio rimane. La mattinata di Carlos Sainz è scivolata via senza intoppi, quella di Charles Leclerc ha incontrato qualche difficoltà. «Il programma è stato completato, abbiamo provato un po' di tutto. Abbiamo lavorato su setup, gomme e aerodinamica con differenti livelli di carburante», precisa il vicecampione del mondo. Il secondo giorno dovrà già fornire qualche risposta. La Formula 1 corre e Verstappen sta già premendo sull'acceleratore. --© RIPRODUZIONE RISERVATA