Nuovo ossigeno per le imprese artigiane La Regione: «Un marchio per difenderle»

Vera MantengoliPer dare continuità e sostegno alle tante imprese artigianali diffuse nel territorio veneto la Regione ha ideato un logo che ne certifica la qualità. Ieri allo squero Dei Rossi in Giudecca l'assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato ha presentato il leoncino bianco stilizzato su sfondo rosso che verrà consegnato a chi intraprende uno dei due percorsi proposti, uno rivolto a chi ha già esperienza decennale e vuole tramandare la sua esperienza e l'altro invece per chi vuole imparare sul campo un mestiere. «La Regione è intervenuta per aiutare le imprese in difficoltà a causa del caro bollette, come quelle del vetro di Murano, ma in quel caso si trattava di un intervento emergenziale» ha detto Marcato. «Questo progetto mira invece a essere un sostegno strutturale volto a mantenere in vita mestieri che rischiano di scomparire e a dare una mano alle piccole imprese». Per adesso sono 17 i settori individuati che includono gli ambiti Artistico (vetro, ceramica, maschere, barche, stampa e incisioni); Foto, stampa e video; Restauro; Strumenti musicali; Marmo; Orafi; Falegnameria, mobili, tappezzeria e cornici. Gli altri sono più comuni e vanno dal campo edile a quello delle acconciature estetiche alla pulizia. Attualmente sono 204 le imprese (il 53% dei soci di Confartigianato) che hanno ottenuto il titolo con il numero più alto a Venezia (42), ma i bandi disponibili sono ancora aperti. I due percorsi nascono dalla legge regionale per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato veneto (n. 34, 8/10/2018), approvata stanziando 20 milioni di euro (1,3 per il sostegno alla formazione e i restanti per le politiche di incentivazione) utilizzati negli anni per sei misure, incluso il contrasto alla crisi energetica (3 milioni). Per l'iniziativa di conferire il titolo di Maestro Artigiano sono stati stanziati 450 mila euro destinati o agli artigiani che ne hanno fatto richiesta e che dimostrano di avere almeno dieci anni di esperienza o agli aspiranti artigiani che dovranno seguire un percorso di tirocinio. Quest'ultimo potrebbe fungere da collante per quei giovani che escono dall'università e vogliono imparere un lavoro sul campo. «Con l'alternanza scuola e lavoro purtroppo sono poche le ore a disposizione» ha spiegato il maestro d'ascia Roberto Dei Rossi che, come il maestro vetraio Simone Cenedese di Murano, ha accolto positivamente il progetto. «Non sono uno della scuola che si impara guardando, a me piace spiegare in cosa consiste il lavoro e quindi ben venga ci possa essere un percorso con un centinaio di ore».L'idea del logo è sostenuta da diverse realtà (Regione, Confartigianato Veneto, Cna e Casartigiani) perché aiuta quelle botteghe che non riescono a volte a coprire le spese degli apprendisti. In Veneto, stando ai dati di marzo 2022, risultano attive 122.248 realtà iscritte all'albo delle imprese artigiane, ovvero il 29 per cento del totale delle imprese (-1.830 rispetto al 2021). --© RIPRODUZIONE RISERVATA