Sul Superbonus è caos Ora il governo prova a sbloccare 15 miliardi
il casoLuca Monticelli / ROMAForza Italia aveva annunciato le «barricate» per difendere il settore dell'edilizia e «modifiche irrinunciabili» per cambiare il decreto che mette una pietra tombale sulla cessione dei crediti fiscali. Dopo due giorni all'attacco, con i fedelissimi di Silvio Berlusconi a criticare la linea della premier Giorgia Meloni e del ministro Giancarlo Giorgetti, è proprio il Cavaliere che interviene per abbassare i toni: «Il mio punto di vista, da uomo di Stato e di economia, è che sia giustificato e forse inevitabile il percorso del governo per evitare danni al bilancio dello Stato, che potrebbero addirittura portarci ad una situazione di default». In un messaggio sui social il leader di Forza Italia ricorda che il Superbonus è «una misura adottata dal governo Conte, il governo degli indistinti bonus a pioggia, soggetti a continue modifiche ed interpretazioni che hanno provocato un clima di costante incertezza per le imprese». Aziende, sottolinea Berlusconi, che sono «in agitazione come i nostri gruppi di Camera e Senato», ma ora toccherà al Parlamento discutere il decreto e, «ove lo ritenesse opportuno, apportare utili modifiche».Insomma, la linea degli azzurri adesso collima con la premier Meloni che dice di essere alla ricerca di soluzioni «per evitare il tracollo di migliaia di aziende e mettere tutto su un binario sensato». Nonostante le critiche delle categorie, la presidente del Consiglio difende il provvedimento: «Ci sono state moltissime truffe, circa nove miliardi di euro». Era necessario mettere un argine, aggiunge, altrimenti non ci sarebbero stati più soldi per la prossima Finanziaria «perché il costo dei crediti è arrivato a 105 miliardi di euro, a ogni italiano il Superbonus è costato duemila euro. Quando spende lo Stato, nulla è gratis», afferma Meloni parlando in streaming sui social nel corso della sua rubrica "Appunti di Giorgia".Oggi pomeriggio alle 17 si terrà il tavolo a Palazzo Chigi con le associazioni delle aziende del settore edilizio. Per il governo parteciperanno il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il suo vice Maurizio Leo, il direttore dell'Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini e i ministri Adolfo Urso e Gilberto Pichetto Fratin, rispettivamente del dicastero delle Imprese e dell'Ambiente.L'obiettivo dell'esecutivo adesso è sbloccare i 15 miliardi di vecchi crediti fiscali incagliati, stima che potrebbe essere anche superiore. Per placare l'ira delle imprese, in rivolta contro il decreto che blocca lo sconto in fattura, la priorità è riattivare il mercato dei crediti fermo già da mesi, aiutando così le aziende in crisi di liquidità. In questa operazione si vuole coinvolgere la Cassa depositi e prestiti e la Sace, che insieme all'Abi, incontreranno il governo mezz'ora prima dell'appuntamento fissato con le categorie.Fratelli d'Italia ha lanciato la proposta di cartolarizzare i crediti accumulati: queste attività illiquide verrebbero impacchettate in un prodotto finanziario, poi collocato sul mercato. Ipotesi che pare non convincere i tecnici del Tesoro: le cartolarizzazioni, infatti, richiamano alla memoria quel sistema bancario ombra, quella finanza creativa alla base della crisi dei mutui subprime. La strada che invece sembra voler percorrere il governo è quella tracciata dall'idea di Abi e Ance, ovvero pagare gli F24 delle tasse compensandoli con i crediti nella pancia delle banche. Tuttavia bisogna aspettare i dati del deficit che l'Istat comunicherà ufficialmente il 1° marzo. Se, come sembra, il peso dei crediti fiscali dei bonus edilizi sarà caricato tutto sul deficit del 2021 e del 2022, allora si potrebbe concedere quest'anno lo spazio fiscale che serve alle banche per ricominciare a comprare i crediti, magari con l'aiuto di Cdp e Sace.«Serve una soluzione rapida», auspica la presidente dell'Ance Federica Brancaccio, che lancia l'allarme: «C'è una crisi di liquidità che rischia di far fallire migliaia di imprese e di far saltare la grande opportunità rappresentata dal Pnrr». --© RIPRODUZIONE RISERVATA