Bocciato il bilancio previsionale Mozione di sfiducia al sindaco
PORTOGRUAROMessa in stato d'accusa contro il sindaco di Portogruaro, Florio Favero. Consiglio comunale mercoledì sera sull'orlo della crisi dopo la bocciatura del bilancio previsionale. Il provvedimento non è passato. Solo 8 i voti favorevoli e 9 i contrari. Decisivi i tre voti contrari del Gruppo misto, fuoriusciti da Lega e Centro, i quali appoggiano in forma esterna la giunta. Senatore, ex sindaca, Pizzolitto, ex più votato della Lega, e Stival, hanno votato in forma contraria. Hanno valutato non esserci le condizioni per il voto a favore. Così i sei rappresentanti della minoranza Civici e Democratici hanno presentato alla segretaria comunale la mozione di sfiducia contro il sindaco, a norma di regolamento. Un asso di briscola che l'opposizione ha tirato fuori dopo la bocciatura del bilancio. Uno stop che non era previsto. Vero è che la maggioranza non aveva i numeri, ma sembrava che il Gruppo misto potesse astenersi. Mozione da discutere a marzo. Si parla di 2 marzo come data ma è tutto da valutare. Quel giorno infatti dovrebbe essere convocato il consiglio straordinario sulla sanità, alla presenza del direttore generale dell'Asl 4, Mauro Filippi. La discussione sul bilancio è stata pesante e ricca di tensione. Antonio Bertoncello ha accusato Florio Favero di fare delle provocazioni, mentre il primo lasciava per una pausa il tavolo mentre il primo cittadino stava parlando. «Questo bilancio» sostiene Bertoncello «umilia la città di Portogruaro. Per completare il palasport si era detto che mai si sarebbero toccati ulteriori risorse. Ebbene verranno spesi altri 800mila euro. Basta con questa sceneggiata».Difende la manovra finanziaria del Comune Guido Giuseppin, nuovo assessore al Bilancio. Che però maltratta a parole Bertoncello suscitando malumore anche nella maggioranza. «Gli ultimi aumenti di tasse, per i cittadini, sono stati emanati dal Centrosinistra». Brutte notizie sul fronte Tari, si ipotizza un aumento del 3% nel 2024 e del 4% nel 2025, sulla base dei parametri dell'ente di regolazione Arera. Il capogruppo Lega, Leonardo Barbisan ha difeso il bilancio. «Si può dissentire sulla manovra dal punto di vista politico. Non però sul piano pratico». Poi l'alzata di mano. Il voto sorprendente, 8-9. «Il provvedimento non passa» ha detto il presidente del consiglio comunale Gastone Mascarin. Nella notte durissima disamina di Mario Pizzolitto, capogruppo del Gruppo Misto. «Non esiste più una maggioranza» ha detto«e attualmente non ci sono più le condizioni per il proseguo della consiliatura. I consiglieri della Lega che siedono in consiglio, come al solito, privi di argomentazioni valide a sostegno di un progetto condiviso, si sono lasciati andare ad attacchi personali di bassissimo spessore etico- culturale relativo alla mia posizione politica». --Rosario Padovano© RIPRODUZIONE RISERVATA