Calci e pugni, rissa in corso del Popolo Trenta espulsioni negli ultimi due mesi
Mitia ChiarinIl video, girato giovedì sera, all'inizio di Corso del Popolo, sta girando nelle chat dei residenti con un eloquente titolo: "Comunque si può girare tranquillamente". Le immagini mostrano, però, l'ennesima rissa tra giovani africani sotto i portici di Corso del Popolo. Prima a darsele di santa ragione sono in due, poi arriva un terzo e il gruppetto che si fronteggia finisce diritto a picchiarsi per terra, sul marciapiede del sottoportico nelle vicinanze di una pizzeria al taglio. Scene che per i residenti non sono più, purtroppo, una eccezione. Anzi, spiegano i più giovani, la situazione è di insicurezza totale quando si esce la sera. «Ci vorrebbe un presidio fisso delle forze dell'ordine anche in Corso del Popolo, specialmente nella zona iniziale, vicino a via Mestrina. Simile a quelli che si stanno facendo nel quartiere della stazione perché di sera ci sono pusher e consumatori che girano e tutti non si sentono sicuri». Il malcontento, insomma, in città non si è ridotto nonostante i risultati di controlli, fermi, espulsioni, illustrati anche pochi giorni fa dalla polizia locale, in commissione comunale. Trenta espulsioni in due mesi, in particolare di tunisini. Solo per la polizia locale il 2022 ha visto 81 arresti, di cui 52 per spaccio con 4,5 kg di sostanze, le più diverse, sequestrate. 142 gli spacciatori colti in flagranza di cui 52 arrestati e 90 denunciati a piede libero. 130 assuntori segnalati in Prefettura. 358 sequestri di sostanze. 162 soggetti daspati per possesso di sostanze. Ma i cittadini, di fronte a questi dati, frutto innegabile di un rafforzamento dei controlli nel quartiere della stazione tra via Piave e via Cappuccina, spiegano che serve di più. «A volte pare che le cose migliorino, altre volte siamo di fronte sempre ai soliti problemi», racconta un residente del quartiere Piave. «Speriamo che le cose migliorino perché convivere con questa situazione non è facile». E mostra le ultime foto scattate nella zona di via Buccari, con tracce di sangue a terra. Frutto, forse, dell'ennesima lite. «Per fortuna, e questo è un bene, siringhe a terra non se ne vedono più», ammette. La pressione dei controlli delle forze dell'ordine sulla zona della stazione sposta pusher e consumatori o nelle vie laterali della zona Piave verso via Cappuccina (via Dante, Cavallotti, Montello) o verso Marghera e via Ulloa, o ancora verso Corso del Popolo. Alcuni residenti sono in allarme perchè vedono giovani incappucciati, fermi lungo le laterali, in attesa. Secondo alcuni sarebbero "custodi", che presidiano la zona per avvisare dell'arrivo delle forze dell'ordine. Intanto proseguono con controlli interforze il loro quotidiano lavoro di presidio. E scene violente come quella di giovedì sera non fanno che acuire la sensazione di vivere in una città insicura, dopo l'imbrunire. --© RIPRODUZIONE RISERVATA