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CALVISANOIl tabù-trasferta sta diventando vera ossessione: il tempo passa ed il Mogliano lontano da casa deve ancora racimolare la miseria di un punto. Mai un bonus, mai una sconfitta con scarto limitato, solo passaggi a vuoto, alcuni dei quali rovinosi. L'ultimo, tutto sommato dignitoso, è stato compiuto ieri a Calvisano, squadra non da playoff (e superata all'andata) ma sufficiente per rimandare a casa i biancoblu a mani vuote. Mogliano veniva dallo splendido 21-21 cui al Quaggia aveva costretto i campioni d'Italia ma ieri ha sofferto maggiormente in mischia chiusa, oltre al cronico difetto di non saper concretizzare, se non in una occasione con il solito Romario, la mole di lavoro degli avanti. Eppure, grazie soprattutto ad una difesa che resta il reparto migliore, la partita è rimasta aperta, sia nel primo che nel secondo tempo, prova ne sia che i trevigiani erano sotto il break fino a 10 minuti dal termine (8-14). Poi nell'ultima grande occasione per cercare addirittura la vittoria da quattro punti, ha commesso fallo e nel ribaltamento di fronte, prima Calvisano ha allungato con un calcio di punizione e poi a tempo scaduto ha chiuso il discorso con la sua terza meta, favorito anche dal giallo a Chalonec. L'analisi della sconfitta, con coach Salvatore Costanzo squalificato fino all'11 marzo, è del tecnico biancoblù Nicola Mazzucato: «Abbiamo pagato troppa indisciplina, specie nei primi e negli ultimi 20'. Abbiamo due settimane per preparare la partita contro Viadana». Oltretutto è stata una giornata di campionato totalmente negativa, l'ultima, per il Mogliano, che ha visto la vittoria delle tre squadre che lo precedono (Piacenza, Viadana e appunto Calvisano) mentre il vantaggio sul fanalino di coda Cus Torino, al quale, meglio non dimenticarlo, dovrà rendere visita, si è ridotto ad appena due lunghezze. --Silvano Focarelli