«Nuove norme per garantire la sicurezza degli stagisti»

CEGGIA«Bene il tavolo sulla sicurezza il 12 gennaio, ma era già previsto. Quanto emerso sull'impossibilità del risarcimento dell'Inail per la morte di Giuliano De Seta dimostra che è essenziale trovare delle soluzioni». Silvana Fanelli, della segreteria Cgil del Veneto, è stata tra i primi nel mondo sindacale a intervenire sul caso di Giuliano De Seta, stagista 18enne di Ceggia, morto alla Bc Service di Noventa sotto il peso di una lastra di una tonnellata. Il mancato risarcimento Inail, perché non era percettore principale di reddito, l'ha spinta a fare profonde riflessioni sul tema dell'alternanza scuola lavoro. Un caso che ha sollevato il problema e la lacuna a livello nazionale. I ministri Valditara (Istruzione) e Calderone (Lavoro) hanno annunciato prossime riforme in tal senso. È chiaro che sia ora messo in discussione anche tutto il sistema di alternanza scuola lavoro che sarà oggetto del tavolo sulla sicurezza del 12 gennaio. Le organizzazioni sindacali sono in fermento e hanno un nuovo scoglio da superare, non senza difficoltà. «Stiamo lavorando in questa direzione» spiega Fanelli dalla segreteria Cgil veneta, «Il tavolo sulla sicurezza non è una novità di questi giorni e lo avevamo programmato. Deve essere rivista tutta la normativa che equipara uno studente che matura crediti formativi in un'azienda a un lavoratore vero e proprio. Siamo di fronte a studenti, che frequentano il luogo di lavoro solo a scopo formativo, e non devono svolgere mansioni lavorative nel modo più assoluto. E quando lo fanno, non devono correre alcun rischio per la propria salute. È già inaccettabile che un lavoratore perda la vita per guadagnarsi da vivere, figuriamoci un giovane studente». I sindacati sono uniti nel ritenere che debba essere eliminata l'obbligatorietà di questi percorsi, che spesso spinge a scegliere senza il dovuto rigore le aziende in cui effettuarli. Al tavolo per la sicurezza lo sosterranno con decisione. «Ribadiamo che vanno escluse le aziende che non garantiscono la massima sicurezza per le ragazze e i ragazzi nel percorso di alternanza scuola lavoro» conclude Fanelli, «ciò che chiediamo da tempo sono interventi precisi sulle normative che regolano i percorsi in questione con la consapevolezza che si tratta di percorsi formativi e non lavorativi».Su questi punti fermi, tutto il mondo sindacale si trova in sintonia. La famiglia De Seta, intanto, ha visto riaccendere i riflettori sulla morte di loro figlio. Ma loro non hanno mai preteso soldi dall'Inail, consapevoli della impossibilità di pretenderli sin dall'inizio. Non hanno percepito ancora neanche l'assegno funerario di 10.500 euro che spetta loro quale unico risarcimento. Loro chiedono solo la verità sulla morte di Giuliano. E il primo appuntamento cruciale sarà l'udienza del 10 marzo. --Giovanni Cagnassi © RIPRODUZIONE RISERVATA