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CEGGIAAlla tragedia del figlio morto in stage si aggiunge ora il mancato risarcimento dell'Inail. Solo l'assegno funerario, di 10 mila e 500 euro, è previsto per la morte di Giuliano De Seta, stagista 18enne di Ceggia schiacciato da una lastra di una tonnellata alla Bc Service di Noventa, dove lo studente dell'Itis di Portogruaro stava affrontando un percorso di alternanza scuola lavoro. La copertura Inail in realtà esiste, anche per gli stagisti, ma dal 2019 sono cambiati i parametri per valutare il risarcimento. L'Inail considera che per gli ascendenti di Giuliano, quindi i genitori Enzo e Antonella De Seta, non vi siano rendite in quanto lo studente era a carico totalmente della famiglia, non contribuiva al suo reddito. Il giovane non aveva inoltre un proprio nucleo familiare che dipendesse da lui quale capo famiglia. L'Inail ha già chiuso la pratica. Alla famiglia De Seta resterà a questo punto il solo risarcimento dell'assicurazione dell'azienda e anche della scuola, l'istituto tecnico Leonardo da Vinci di Portogruaro. Un risarcimento che potrà arrivare fino a 2 milioni di euro. Enza Scarpa, direttrice Inail regionale, spiega meglio la norma voluta da legislatore: «Il giovane era coperto da assicurazione Inail ma non è stato possibile costituire una rendita a favore degli eredi ascendenti, i genitori, poiché il reddito complessivo della famiglia è risultato superiore ai parametri cui Inail si deve attenere per la capacità di sostentamento». L'assicurazione Inail è comunque obbligatoria per gli studenti in alternanza-lavoro. Il sindacato invoca una revisione delle normative per i giovani studenti. «Quanto emerso sull'impossibilità del risarcimento dell'Inail per la morte di Giuliano De Seta», commenta Silvana Fanelli della segretaria Cgil del Veneto, «dimostra l'estrema delicatezza del tema. Va rivista la normativa che equipara uno studente, il quale matura crediti formativi, a un lavoratore. Non devono svolgere mansioni in alcun caso e correre rischi. È già inaccettabile che un lavoratore perda la vita, che succeda a uno studente è inconcepibile. Va eliminata l'obbligatorietà di questi percorsi, che spesso spinge a scegliere senza il dovuto rigore. E vanno escluse le aziende che non garantiscono la massima sicurezza». -- G.Ca.© RIPRODUZIONE RISERVATA