Capodanno d'oro alberghi verso il tutto esaurito ma il 15% è chiuso

Capodanno a gonfie vele. L'occupazione negli alberghi dell'Ava per la notte di San Silvestro, a oggi, è intorno al 60-65%, con ragionevoli probabilità di superare l'80% dopo Natale e raggiungere il tutto esaurito con il last minute. Non tutte le strutture ricettive dell'Associazione veneziana albergatori, tuttavia, sono aperte. Da novembre, in coincidenza con la chiusura della Biennale, il 15% degli hotel ha deciso di chiudere e solo una parte riaprirà per la fine dell'anno, ma le previsioni sono buone.Dopo l'acqua alta del 2019 e gli anni della pandemia, a penalizzare oggi gli alberghi, come spiega il vicedirettore dell'Ava, Daniele Minotto, è il caro energia: «I fatturati di quest'anno sono addirittura migliori rispetto a quelli del 2019, ma l'energia, che incideva del 5-7% sui costi complessivi, adesso ha superato il 25%, oltre al fatto che tutto è aumentato e tenere aperta una stanza costa molto più di prima».Ottimismo anche parte di Confindustria Venezia, per voce del presidente della Sezione Turismo, Salvatore Pisani. «C'è voglia di Natale, di bellezza, di Venezia. Per questo prevediamo un Capodanno da record», dice Pisani. Da un'indagine della società Str emerge che l'indice di occupazione di Venezia e Mestre totale al 30 novembre si attesta al 65%, di nuovo in linea con il 2019, che era al 69%, con una differenza: cresce del 30% il ricavo medio per camera.«Un dato straordinario se si pensa all'impatto negativo che la pandemia ha avuto sull'intero settore» sottolinea ancora Pisani «Al momento attuale gli hotel sono occupati al 60% e prevediamo, in vista delle festività di Capodanno, di raggiungere il tutto esaurito. Questo significa che il percorso svolto fin qui è positivo e vale la pena proseguire sulla strada del posizionamento della nostra destinazione, puntando sempre di più sul lusso. È il mercato a chiederlo e per questo dobbiamo essere pronti ad offrire servizi inclusivi ed eventi di qualità».Dalla Biennale a Homo Faber, dal Salone Nautico alla Mostra del Cinema fino al Venice Sustainable Fashion Forum, hanno attirato in laguna un turismo di qualità, che soggiorna negli alberghi, compra artigianato di qualità, visita i musei.L'auspicio della Sezione Turismo è che tutti i mercati internazionali, in primis quello asiatico, possano riaprire presto. «L'obiettivo», conclude Pisani, «è puntare sempre di più sulla destagionalizzazione dei flussi. Allo stesso tempo, siamo chiamati a sviluppare nuovi segmenti di business che ci aiutino a vincere le sfide della competitività e ad assorbire i rincari energetici che oggi pesano anche sulla gestione dell'hotellerie». --Manuela Pivato© RIPRODUZIONE RISERVATA