Ricci si sfila dalle primarie per il Pd «Porterò Bonaccini più a sinistra»

il casoAlessandro di Matteo / ROMASi schierano le truppe per il congresso Pd, ma l'annuncio di Matteo Ricci ha spiazzato la sinistra del partito, o perlomeno quella parte che sembrava puntare su di lui per proporre un'alternativa a Stefano Bonaccini e Elly Schlein. Il sindaco di Pesaro, un po' a sorpresa, ha spiegato che sosterrà la corsa del presidente dell'Emilia Romagna, «per portarlo più a sinistra». Con lui è praticamente al completo il "partito dei sindaci" a sostegno di Bonaccini e oggi potrebbe aggiungersi anche un presidente di regione di peso come Michele Emiliano, che affiancherà il collega dell'Emilia romagna ad una iniziativa in Puglia. Il tutto, appunto, mentre la sinistra Pd - o meglio le varie anime della sinistra Pd - ancora non ha deciso cosa fare.Mercoledì scorso molti dirigenti ex Ds si erano ritrovati a casa di Goffredo Bettini per fare il punto. C'erano, tra gli altri, Andrea Orlando, Giuseppe Provenzano, Claudio Mancini, Brando Benifei, Roberto Morassut. Tutti attorno a un tavolo per cercare di dare risposta ad una domanda: sostenere la Schlein o presentare un nome "di area" che incarni fino in fondo il profilo socialdemocratico e laburista? Bettini, per esempio, aveva pensato che quel nome potesse essere Ricci. Qualcun altro punta su Gianni Cuperlo, altri ancora sognano Enzo Amendola o lo stesso Provenzano. «Il problema di Elly - dice un esponente della sinistra - è che fatica a fare accordi: sarebbe stato perfetto un ticket con Amendola o Ricci. E molti di noi la vedono come troppo esterna al partito». Proprio lunedì a Bologna, la giovane deputata prenderà di nuovo la tessera del Pd, dopo averla stracciata ai tempi di Renzi. Di certo, raccontano, alla riunione Provenzano è stato il più netto a dire che la sinistra, unita, deve sostenere la Schlein. Posizione, spiegano, simile a quella di Nicola Zingaretti, che però non era all'incontro. Orlando, raccontano, ha evitato di pronunciarsi sui nomi ma ha invitato tutti a non dividere l'area della sinistra, quella che fa riferimento alla socialdemocrazia e al laburismo. Benifei, poi, per qualcuno potrebbe addirittura appoggiare Bonaccini o valutare una propria candidatura. Di sicuro oggi a Bologna Provenzano e Orlando parteciperanno ad un convegno con la Schlein e con Roberto Speranza. Spiega Cesare Damiano: «Questa volta, a differenza dei congressi precedenti, le cosiddette correnti potrebbero scomporsi maggiormente. La mossa di Ricci toglie dalla scena un candidato interessante per la sinistra. Effettivamente c'è una situazione di stallo nella sinistra Pd».Con la Schlein si è già schierato senza dubbi Dario Franceschini, ma perdendo parte della sua vecchia corrente. L'ala di Piero Fassino viene data in rotta su Bonaccini. Con il presidente dell'Emilia dovrebbero esserci anche diversi lettiani (ma non Francesco Boccia), l'area di Graziano Delrio e Debora Serracchiani e forse quella di Matteo Orfini. --© RIPRODUZIONE RISERVATA