Zaia e Nordio: «Corsia preferenziale per le indagini sugli amministratori»

IL PATTO FUTUROUna politica per i giovani, con tanto di certificazione "young" da affiancare a quelle "green" su bio e sostenibilità; lotta agli sprechi alimentari, obbligando tutti alla doggy bag al ristorante per evitare di gettare via 600 mila pasti ogni giorno. Uno stato così liberale che garantisca il diritto al fine vita, fatte salve «l'erogazione della cure, l'assistenza psicologica e la verifica dell'assenza di ogni pressione esterna»; una nuova cultura che «non odi chi produca ricchezza, ma viceversa, per non frenare la crescita e finire nell'anonimato, casomai bisogna aprire una nuova era glaciale». Oddio, detto nel cuore del Nordest e del boom, da lui così spesso ricordato e decantato forse non è proprio il Veneto il destinatario del messaggio...Dunque, cibo e terra, diritti e generazioni future, libertà d'impresa e solidarietà, perché il «volontariato così forte qui muove dalla radici cristiane e dalla compassione». I paletti fondanti del modello il presidente della Regione, Luca Zaia, li ha collocati nel suo libro "I pessimisti non fanno fortuna" (ed. Marsilio). Libro che ha presentato ieri a palazzo dei Trecento, da profeta in patria, con una spalla di eccezione come il neoministro alla Giustizia Carlo Nordio. Sala gremita e gente in piedi, a sfidare decisamente la capienza dei Trecento (100 persone al massimo...), nell'incontro promosso da "Oltre le barriere," con Marzia Rossetto insieme a Davide, Benedetta e Francesco. Nordio ha voluto elogiare il pragmatismo di Zaia, la sua «visione sorretta da ottimismo e voglia di fare», e le eccellenze del Veneto, «a partire dalla sanità».GIUSTIZIA, REATI, POTEREE anche in questa chiave tutta amministrativa ha tenuto banco il capitolo del rapporto fra giustizia e pubblica amministrazione. Zaia ha chiesto che si crei una «corsia preferenziale» per le inchieste che riguardino i pubblici amministratori. «Intendiamoci, non chiedo alcun privilegio, ma un po' come avviene per i ministri anche un pubblico amministratore che finisce indagato non può attendere mesi per le indagini e anni per una sentenza, nel frattempo deve poter continuare a governare, dunque a compiere scelte rilevanti, con serenità. E questo lo si può fare solo se in tempi brevi si fa luce, per il bene di chi è indagato ma anche e soprattutto per i cittadini».Dal canto suo, Nordio ha ribadito la sua contrarietà ai reati di abuso d'ufficio («Solo il 3% di quelli ipotizzati vengono acclarati da sentenze. Eliminarlo non sarebbe un "libera tutti" perché nei casi concreti si configurano altri reati, in primis la corruzione») ma anche di quella del traffico d'influenze, per lui «reato evanescente perché non consente di individuare elementi del reato». E qui Zaia lo ha sostenuto: «Non posso neanche pensare di utilizzare il cellulare e chiamare un amico prete per segnalargli un disoccupato senza un tetto, chissà cosa mi potrebbe succedere...».Nordio ha insistito sugli effetti di questi reati: «La ricaduta emotiva, produttiva industriale di questi reati è enorme, in particolare porta al rallentamento della macchina amministrativa, ben oltre la paura della firma da parte di chi amministra, c'è un'intimidazione della azione penale che ha un costo sociale elevatissimo», ha chiosato, «Le leggi non le faccio io, sovrano è il Parlamento, ma certamente proporrò una rimodulazione di questi reati»IMMIGRATI "SOSTENIBILI"All'unisono, i due politici del centrodestra, anche sull'immigrazione. Saranno fischiate le orecchie a Macron e al suo governo? « Non si può usare Schengen come una fisarmonica, aprire e chiudere le frontiere a seconda dei momenti e degli interessi», ha detto Zaia, invocando «un'immigrazione sostenibile. Il tetto della nostra potenzialità di accoglienza è abbondantemente superato, spendiamo 1,4 miliardi per accogliere 100 mila persone».GIOVANI E FUTUROSi deve emigrare per scelta e non per necessità, sostiene Zaia nel libro. E lo Stato deve aiutare i giovani a tornare e a restare, magari «scalando le spese per gli affittgi, come fossero rate di mutui». E ancora, «non si deve dir loro che sono perse tutte le battaglie, è falso e scorretto, pensate a quegli imprenditori che ce l'hanno fatta... Appunto, nessuno spazio al pessimismo, pure riabilitato da Nordio (« Se però porta ad un'analisi del reale per un'azione positiva, non è sbagliato di per sè»). Ed è emerso anche il giovane Zaia a 19 anni girò la Spagna in Dyane, e tenne un diario. Marsilio vuole farne l'innesco del prossimo libro del presidente del Veneto. On the road ieri, e forse chissà, pure domani.A.P.© RIPRODUZIONE RISERVATA