Senza Titolo

Niccolò Carratelli / Roma«Un pensiero agli 8 morti accertati per la frana di Ischia». Mancano pochi minuti a mezzogiorno quando le agenzie battono la dichiarazione di Matteo Salvini. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture non parla mentre affonda con i piedi nel fango di Casamicciola. Si trova a Milano, all'inaugurazione della linea M4 della metropolitana. Da lì diffonde un primo bilancio delle vittime, ottenuto non si sa bene come e da chi. Ma lo consegna ai giornalisti come fosse un dato ufficiale, tanto da essere ripreso anche dai siti di varie testate straniere. Smentito, però, quasi subito, dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba, l'unico a cui poi viene affidato il compito di dare comunicazioni ufficiali: «Al momento non abbiamo morti accertati», scandisce. Un'ora dopo, interviene il ministro dell'Interno in persona: «Non ci sono morti accertati», precisa Matteo Piantedosi. Poi il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: «È il prefetto che definisce i numeri, una volta accertate le situazioni - spiega - anche perché dietro i numeri ci sono le persone». L'incidente politico, anche interno al governo, ormai si è consumato. Sottolineato dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che chiede lo stato di emergenza per Ischia e invita a evitare lo «sventagliamento di dichiarazioni, del tutto propagandistiche e non verificate, anche da parte di chi non ha nessun ruolo o competenza in materia, o addirittura da parte di chi storicamente ha difeso ogni forma di abusivismo». L'unico che, non senza tradire un certo imbarazzo, e prova a giustificare Salvini, è il collega vicepremier Antonio Tajani: «Magari nella concitazione qualcuno dall'isola gli ha riferito male dei numeri», azzarda il ministro degli Esteri. Lui sì arrivato a Napoli per dire che «il governo è pronto a fare la sua parte da ogni punto di vista per aiutare il territorio di Casamicciola». Stesso impegno assicura Giorgia Meloni, intervenuta in videocollegamento con il comitato operativo del centro di coordinamento soccorsi allestito alla Prefettura di Napoli. «Faremo tutto quello che serve», promette la premier, che ha convocato per oggi alle 11 il consiglio dei ministri con all'ordine del giorno la dichiarazione dello stato di emergenza per Ischia. Poi, su Facebook, ribadisce «la nostra gratitudine nei confronti delle istituzioni, che si sono immediatamente mobilitate, e di tutti gli eroici soccorritori». Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiama il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, per esprimere la sua «vicinanza» per quanto avvenuto a Casamicciola e la «riconoscenza» nei confronti di chi è impegnato nei soccorsi. Messaggi di identico tenore arrivano dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, e da quello della Camera, Lorenzo Fontana. Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, avverte che «andrà fatto un serio ragionamento su come sia stata attuata in Italia la prevenzione strutturale e sui necessari correttivi da apportare». Della questione si fa carico ancora Salvini: «Da Nord a Sud c'è un Paese da mettere in sicurezza, dovremo lavorare giorno e notte», dice il leader della Lega. La senatrice di Italia Viva, Silvia Fregolent, gli fa presente che «forse il Paese sarebbe un po' meno fragile se il governo, di cui eri vicepremier, non avesse smantellato Italia sicura, l'unità di missione contro il dissesto idrogeologico». Mentre il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, ricorda «il condono per Ischia, contenuto nel decreto sul ponte di Genova del 2018: una sanatoria incostituzionale con tanto di contributi concessi dallo Stato a chi ha edificato abusivamente». Ma le reazioni più dure riguardano la fuga in avanti di Salvini sul bilancio delle vittime della frana. «Questa corsa spregiudicata per arrivare primo nell'annunciare morti come fossero numeri è scandalosa», attacca il deputato del Pd, Alessandro Zan. Mentre il vicecapogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, Agostino Santillo, parla di dichiarazioni «avventate e fuori luogo». Secondo Osvaldo Napoli di Azione, «Salvini mette ogni giorno il governo nel ridicolo, un ministro che si fa smentire dal collega dell'Interno e dal prefetto di Napoli è di per sé una mina vagante nell'esecutivo». --© RIPRODUZIONE RISERVATA