Reyer, a Varese una partita tosta Tessitori: «Hanno tanta energia»

Michele Contessa /MESTREParte da Varese la seconda fase della stagione per la Reyer, quella che porta alla Final Eight di Coppa Italia. Una lunga galoppata di 13 partite in campionato, dall'Openjobmetis alla Carpegna Pesaro (12 febbraio), passando attraverso le 10 gare in Eurocup (da martedì fino all'8 febbraio), una striscia aperta e chiusa dai lituani del Lietkabelis Panevezys. Trasferta insidiosa, Varese appaiata in classifica alla Reyer (4 vittorie, 2 sconfitte), reduce da tre successi consecutivi (Reggio Emilia, Treviso e Scafati), dopo la frenata casalinga all'overtime (91-94) contro Trento. De Raffaele ha "raccolto" in settimana i cinque giocatori convocati in Nazionale, osserva con moderata fiducia i miglioramenti di Bramos e l'inserimento di Parks, Matt Brase ha avuto in anticipo Woldetensae (a cui Pozzecco ha risparmiato la trasferta in Georgia), dopo Tblisi è invece rientrato Caruso, autore di una prestazione-monstre (23 punti, 9/11 dal campo, 24 di valutazione) a Scafati. Si rinnova per la terza stagione il duello in casa De Nicolao, Andrea contro Giovanni, lo scorso anno doppietta Openjobmetis durante l'interregno dell'olandese Johan Roijakkers (68-76 a Masnago, Keene 27, Watt 16, con un 11-27 nell'ultimo quarto; 82-93 al Taliercio, Tonut 32, Keene 26) e nel giro di meno di un mese (16 gennaio-13 febbraio). TEXSpissu, Moraschini, Tessitori e Sima sono rientrati sulle ali dell'entusiasmo per la qualificazione ai Mondiali, "Tex" è stato protagonista di una prestazione superba in Georgia. «Ci aspetta una partita difficile», ha sottolineato il centro pisano, «Varese è una squadra molto giovane, che porta in campo grande energia. Noi dovremo contrastarla con altrettanta energia, cercando di seguire il piano partita. È una piazza dove il basket è molto sentito, non è mai semplice giocare lì. Dobbiamo essere bravi a rimanere tutti uniti nei momenti difficili. Il Mondiale? Aver centrato l'obiettivo è bellissimo, a livello personale, di squadra e per il nostro movimento. Se ho parlato con Caruso di questa partita? No, non c'è stata occasione. È un ottimo prospetto, molto talentuoso, un giocatore a cui prestare molta attenzione. Tante partite fino a febbraio? Dovremo saper gestire le nostre energie». VARESEPrimo anno del progetto quinquennale di Luis Scola, squadra da battaglia, "small" e veloce, come predilige Matt Brase, quarantenne tecnico di Tucson, vice a Houston e Portland, in Nba tra il 2018 e il 2022. Confermato lo zoccolo duro italiano (De Nicolao, Librizzi, Woldetensae, Ferrero, Virginio e Caruso), oltre all'ala americana Justin Reyes con passaporto di Portorico e della Repubblica Dominicana, Varese ha rivoluzionato il pacchetto straniero. Brase ha chiamato i suoi due "pretoriani" Markel Brown, guardia seconda scelta di Brooklyn nel 2014, e Jaron Johnson, ala, entrambi in G-League a Rio Grande Valley, poi i rookie Colbey Ross, play ex Pepperdine University all'ultima Summer League di Las Vegas con Portland, e Tariq Owens, prima esperienza europea dopo l'infortunio al ginocchio di un anno fa. --