Un guizzo di Ferrazzo regala 3 punti al Caorle Liventina sprecona

MOTTA DILIVENZAMister Soncin, buona la prima. La Liventina rallenta ancora e non sa più vincere in casa, ma ai biancoverdi manca un clamoroso rigore. L'intera posta se la prende il Caorle La Salute, per la prima volta accompagnato dal nuovo tecnico, Roberto Soncin da Eraclea.Era la sua gara, e l'impostazione data al suo undici ben riflette il comandamento che si era imposto: vincere e basta. Ma quella del Caorle La Salute non è, alla fine della fiera, una gara soltanto di contenimento. Assente eccellente è Della Bianca, confinato in tribuna. La Liventina spreca le migliori occasioni nel primo tempo, nella ripresa non tira mai in porta. Mister Feltrin corregge in corsa la sua formazione iniziale, sacrificando Crivaro come punta laterale anziché centrale, una scelta che non produce gli effetti sperati. La classifica non è che sia preoccupante, però i passi falsi in casa si possono pagare alla fine del torneo. Al 28' del primo tempo la Liventina costruisce una bella azione manovrata, la migliore di tutta la sua gara, ma Crivaro tira troppo debolmente, favorendo l'intervento del portiere. Soncin cambia nel finale di primo tempo; siccome la Liventina sulla sinistra crea maggiori pericoli, inserisce Biasi Manolache per Teso, spostando Slongo centrale e Zentil da sinistra a destra; anche così il Caorle La Salute chiude i rubinetti, impedendo ai mottensi di rifornire i palloni all'attacco. Poi, con grande cinismo, gli ospiti approfittano al 43' di una palla persa a metà campo accompagnata da una dormita della difesa della Liventina. Ferrazzo conquista il pallone, si incunea al centro, e col portiere in uscita calcia in porta regalando al Caorle La Salute il gol decisivo. Primo tempo chiuso in vantaggio dagli ospiti. Soncin, che veniva a vedere le gare interne della Liventina quando era senza panchina, è come lo conosciamo. Indossa il fratino della squadra, come se dovesse scendere in campo lui. Si dimena e come un martello impone concentrazione massima a tutti. Poi afferra una bottiglia d'acqua, afferra il tappo, beve, placa la sua sete e anche la sua foga. Ma è il condottiero ideale. Nella ripresa, dagli sviluppi di una punizione gli ospiti mancano il punto del raddoppio: palla fuori di poco. Ci riprova Momentè al 19', ma para il portiere. Poco dopo uscita a vuoto di Dal Ben, Slongo anticipa l'avversario al momento giusto: corner. Successivamente Damo è trattenuto in area per la maglia, cade ma l'arbitro lascia correre. Qui c'era un rigore grande come una casa da fischiare per la Liventina, ma l'arbitro era girato e non ha visto. --Rosario Padovano