Lampioni spenti per risparmiare Sindaci divisi, è boom di ladri

MIRANOFa arrabbiare i cittadini la decisione di tagliare l'illuminazione pubblica dopo una certa ora per risparmiare sulle bollette. In particolare in questo periodo, di fronte ai continui raid dei ladri nelle abitazioni. Gli enti locali, su come muoversi per affrontare l'emergenza, vanno in ordine sparso. A Mirano va all'attacco del Comune la consigliera di opposizione Annamaria Tomaello. «Non sono per niente d'accordo con il sindaco che è meglio spegnere le luci che tagliare servizi» attacca Tomaello «A Mirano si spengono le luci e si sono tagliati i servizi. Ultimo esempio: andare a Dolo per fare abbonamenti Actv e Carta Venezia. Resta una vergogna l'oscurità creata da questa amministrazione, senza avere un preciso calcolo del risparmio, (se ci sarà) mentre si genera pericolosità ed insicurezza nelle strade, aumento di furti nelle abitazioni e paura delle tante persone costrette a muoversi di sera e di notte. Nella mia zona dalle 23.30 c'è il buio totale».Il sindaco Tiziano Baggio invece ribadisce e difende la sua posizione. «Riteniamo che si tratti di fare scelte, in un contesto che vede aumenti considerevoli di tutti i costi. Noi abbiamo scelto di non tagliare i servizi recuperando le risorse necessarie a tale scopo da quelle generate da minori consumi. Si poteva fare anche l'opposto, cioè tagliare i servizi: ma noi preferiamo invece migliorarli. E le attività volte a ridurre i consumi attraverso gli opportuni investimenti sono in pieno svolgimento. I risultati si vedranno nel 2023. Compresa la nascita della prima comunità energetica». Luci spente anche a Dolo. Come spiega il sindaco Gianluigi Naletto «abbiamo attuato un piano di razionalizzazione energetica zonizzando il territorio, tenendo conto delle particolarità d'ordine pubblico e di sicurezza dello stesso. È un piano sperimentale; se sorgono problemi si cambia».Di tutt'altro avviso il vicesindaco di Stra Mario Ferraresso. A spegnere i lampioni lui proprio non ci pensa. «Come amministrazione comunale» sottolinea «abbiamo scelto di non spegnere l'illuminazione pubblica nelle ore notturna proprio per non favorire i ladri». Luci accese anche nel Comune di Noale. «Avendo gran parte illuminazione pubblica a Led» spiega la sindaca Patrizia Andreotti «abbiamo calcolato che spegnendo 80% punti luce, quasi tutto praticamente, arriviamo a un risparmio annuo di circa 27 mila euro. Abbiamo valutato che non ne vale la pena proprio in considerazione dei disagi conseguenti. Accenderemo invece in versione notturna con orario anticipato le lampade dei portici nelle piazze».Nemmeno il sindaco di Mira Marco Dori spegne le luci. «Serve una norma nazionale che tuteli i sindaci, altrimenti è un terno al lotto» dice «Spegnere le luci può portare un risparmio sulle bollette ma se succede un incidente, siamo sicuri che non verremmo ritenuti responsabili con dolo? Siamo sicuri poi che non verremmo accusati di mancato controllo del territorio?» . --Alessandro Abbadir© RIPRODUZIONE RISERVATA