Vittime della mafia ricordate con una app e un podcast
VENEZIAIl "seme" della battaglia contro la mafia l'hanno seminato don Luigi Ciotti e Giancarlo Caselli, con le assemblee e le marce di Libera tra gli studenti fin dagli anni Novanta. E ieri il consiglio regionale del Veneto ha siglato un patto culturale per ricordare 4 vittime assassinate dai clan: si tratta di Cristina Pavesi, Marco Padovani, Silvano Franzolin e Matteo Toffanin. Per conoscere le loro storie basta scaricare gratis la app "Grmi Veneto" che racchiude gli ultimi 8 anni di lavoro sui temi della legalità con le ricerche di 5 mila ragazzi delle superiori e 300 professori, la prima rete della legalità. Un'occasione straordinaria per annodare la memoria di una terra che è riuscita a sgominare la banda Maniero con i suoi 300 "soldati", trenta dei quali massacrati nei regolamenti dei conti, grazie al lavoro straordinario della magistratura. Storie lontane, che tornano d'attualità grazie a un Podcast: si parte dal ritratto di Cristina Pavesi, uccisa a 22 anni il 13 dicembre 1990 a Vigonza durante l'assalto al treno con l'esplosivo dalla banda Maniero per poi parlare di Marco Padovani, giovane imprenditore prigioniero della 'ndrangheta per 160 giorni in Aspromonte e suicida a Verona nel 1985. E si continua con il carabiniere Silvano Franzolin, nato a Pettorazza e ucciso a Palermo nella "strage della circonvallazione" il 16 giugno 1982. Il quarto racconto è dedicato a Matteo Taffanin, massacrato per un errore di persona a Padova il 3 maggio 1992. Queste storie sono raccontate nel Podcast con la voce narrante di Agnese Piola. A palazzo Ferro Fini, ieri, Pier Paolo Romani e Paolo Galeano, a nome di Avviso Pubblico, hanno presentato la app "Grmi Veneto" al presidente Roberto Ciambetti che si è impegnato a partecipare con il consiglio regionale alla giornata delle Vittime della mafia il 21 marzo di ogni anno, guidata sempre da don Ciotti. La cerimonia non ha interferito con i lavori dell'assemblea legislativa, che ha spaziato dagli appelli a una Costituzione federale dell'Ue alla più concreta lotta ai cinghiali con i "chiusini" modello Colli Euganei: gli agricoltori sono disperati e si tratta di allargare la cattura di questi animali che devastano orti e vigneti. Lungo e appassionato il dibattito avviato dal presidente Ciambetti sul ruolo insostituibile degli alpini, "bistrattati" dai mass media dopo la sfilata a Rimini: l'unica denuncia per molestie è stata archiviata dalla magistratura. Quindi tante scuse all'Ana, perché senza le penne nere la protezione civile rischia di chiudere i battenti, per non parlare del contributo logistico alla vaccinazione anti-Covid. Niente da fare per Erika Baldin (M5S) sul salario minimo: il centrodestra si è astenuto e la sua mozione votata dalle opposizioni resta chiusa nel cassetto. Il motivo? Giorgia Meloni vuole tagliare il cuneo fiscale, ha detto Enoch Soranzo. --Albino Salmaso