Sequestrata la curva dell'Euganeo Indagato pure il sindaco di Padova

PadovaSe la pazienza degli ultras è ormai esaurita di fronte a una curva sud dell'Euganeo che sembra un'opera infinita, non altrettanto lo è quella della procura della Repubblica che continua l'affondo sul quel cantiere sotto inchiesta per turbativa d'asta e subappalto illecito. Già perché si è allungata la lista degli indagati da quattro a sei con i nomi del sindaco di Padova, Sergio Giordani, e dell'assessore allo Sport, l'avvocato Diego Bonavina, che vanno ad aggiungersi ai due funzionari comunali e a due imprenditori già inquisiti da mesi.Non solo. È scattato pure il sequestro preventivo del cantiere mentre sono state notificate quattro misure interdittive.Ieri mattina il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Padova ha messo i sigilli nel cantiere dov'erano in corso il rifacimento della curva sud e la realizzazione di un palazzetto dello sport per il basket e di una palazzina polifunzionale. E, al contempo, ha notificato quattro misure interdittive nei confronti dei due dipendenti comunali e dei due titolari di imprese: i primi (l'architetto Stefano Benvegnù, 58 anni di Padova responsabile del Servizio Edilizia del Comune ed ex rup-responsabile unico del procedimento per il cantiere, e il geometra-architetto del Comune Giacomo Peruzzi, 51enne, già direttore dei lavori) sono stati sospesi dall'esercizio del pubblico ufficio con il divieto di svolgere funzioni pubbliche nell'ambito dell'attività di lavoro (entrambi si erano dimessi dagli incarichi relativi al cantiere appena saputo di essere indagati); ai secondi (l'ingegnere Elio Scirocchi, 55 anni, legale rappresentante di Esteel con sede a Blera nel Viterbese, e Giovanni Vattiato, titolare di Tecnoedil con sede a Erbusco nel Bresciano) è stato imposto il divieto di trattare con la Pubblica amministrazione. La durata della misura è di cinque mesi per i dipendenti comunali e il titolare di Esteel; di due mesi per Vattiato. Tutti i provvedimenti (dal sequestro alle misure) sono stati sollecitati dal pm Benedetto Roberti, che coordina l'indagine, e autorizzati dal gip Elena Lazzarin.L'effetto deflagrante dell'indagine arriva con la notizia del coinvolgimento del sindaco e dell'assessore-avvocato che, in quanto titolare del referato allo Sport, segue i lavori che riguardano tutti gli impianti.L'accusa? Avrebbero svolto pressioni sui due funzionari per accelerare la conclusione dell'intervento come promesso in campagna elettorale alla tifoseria biancoscudata. E questo nonostante l'appalto fosse nel mirino della procura. «Per quanto mi è stato riferito dai nostri dipendenti, tutto è stato fatto in modo corretto... È tutto documentato» aveva osservato nel giugno scorso l'assessore Bonavina quando si era diffusa la notizia dell'inchiesta. Finanzieri e pm, invece, sono andati avanti con gli accertamenti, decidendo di allargare la "rosa" degli indagati.Nel frattempo il cantiere è stato congelato con il sequestro preventivo destinato a durare fintantoché il gip riterrà che ci siano le esigenze probatorie. Salvo che, su ricorso del Comune, il tribunale del Riesame (di Padova e non di Venezia in quanto si tratta di beni e non di persone) non decida altrimenti e lo riapra. L'obiettivo del sequestro? Evitare che il subappalto illecito (uno dei reati contestati) sia reiterato. Secondo gli investigatori il titolare di Esteel avrebbe turbato la gara d'appalto (lavori in tre stralci per 5 milioni e 800 mila euro tra manutenzione e copertura della curva sud, in grado di accogliere 3.200 tifosi), rappresentando una capacità imprenditoriale non corrispondente al vero attraverso la proposta di eseguire le opere in tempi dimezzati rispetto a quelli previsti dal bando. In questo modo Scirocchi si sarebbe aggiudicato la gara, pur mancando della forza lavoro impegnata altrove. E allora, violando il Codice degli appalti pubblici, avrebbe simulato un contratto di subaffidamento con Tecnoedil, contratto che necessita solo di una comunicazione, che non poteva andare oltre i 100 mila euro. --