Palazzine super lusso «Piano impattante»

NOALeLe otto palazzine super lusso in via Giovanni Battista Rossi, al posto della vecchia cantina sociale, fanno già discutere. Sono previsti 62 appartamenti. Dunque ci saranno ripercussioni sulla viabilità, serviranno nuovi servizi, ci sarà da ripensare l'area. Come aveva spiegato la sindaca Andreotti durante la commissione Urbanistica di giovedì, durante la quale non c'è stato dibattito ma c'è stata l'esposizione del piano di rilancio della zona con l'aggiunta di qualche domanda, l'area sarà riconvertita in residenziale. Previsti circa 90 posti auto a uso pubblico, a servizio soprattutto di chi dovesse andare in centro oppure alle vicine scuole. «Con i progettisti», spiega Andreotti, «abbiamo parlato anche della copertura presente al capolinea degli autobus dei Mercati Nuovi. Era nata come mercato dei polli, ora in disuso. Si potrebbe chiuderla con i vetri, in modo da renderla utilizzabile anche dalle nostre associazioni. Si può sviluppare in altezza su due piani, potrebbe essere buona per i pensionati ma pure per altri gruppi. Inoltre abbiamo un confronto con Actv per spostare il deposito al parcheggio a nord della stazione. Ci sono delle pensiline proprio per ospitare gli autobus. E c'è disponibilità dall'azienda». Sul futuro dell'ex cantina s'interrogano in minoranza. «Almeno 120 auto», scrive in un post la lista Noalesi al Centro, «ingolferanno di traffico via Rossi, via San Giovanni Bosco, via Tintoretto, via Canova, via Vecellio e via Cerva. Sono tutte strade a bassa vocazione residenziale, cioè con casette uni o bifamiliari e con vie inadeguate a sopportare un tale impatto viabilistico. Senza parlare poi dell'inquinamento che ne deriva in termini di traffico. Le palazzine saranno più basse della cantina ma saranno costruite a 10 metri dalle case, non a 150 metri come la cantina».Critico anche Fabrizio Stevanato, consigliere comunale del Partito Democratico. «Si tratta di qualcosa di molto impattante per Noale», mette in chiaro, «Credo che attraverso un percorso trasparente e condiviso ci sia ampio spazio di miglioramento proprio grazie al Piano Attuativo previsto dalle norme vigenti per l'area. Questo strumento urbanistico riserva non solo il vaglio formale della conformità con quanto previsto dalle leggi, ma attribuisce al consiglio comunale un ampio potere discrezionale sul valutare e approvare le proposte presentate». Lo stesso Stevanato precisa di voler garantire la trasparenza dell'iter. --Alessandro Ragazzo