«La nuova Via del Mare? Rischia di isolare il territorio e costerà più del previsto»
la polemicaVia del Mare, è già guerra sulle tariffe annunciate da Zaia. Prima ancora che il progetto si traduca in cantiere, l'infrastruttura viaria tanto attesa dal casello di Meolo e Jesolo sta facendo discutere. Nel giugno 2020 il Cipe approvò la convenzione per la realizzazione della strada a pagamento per un tratto di circa 20 km. e un costo previsto di circa 200 milioni di euro. Sembrava imminente l'apertura delle due residue buste contenente le offerte, "congelate" in cassaforte. «Pochi entusiasmi e pochi commenti», ricorda l'ex parlamentare Luciano Falcier, «per il decreto del direttore Infrastrutture e Trasporti della Regione, con il quale venne disposta l'esclusione dalla gara del promotore dell'opera: la società la Strada del Mare srl. A questo punto era evidente che restava in gara una sola offerta» ricorda, «presentata diversi anni fa, quando la situazione economica e dei prezzi era diversa. Ora, finalmente, è stato reso noto che è stata aperta anche la seconda busta, del Consorzio Sis, quello della Pedemontana. Credo, però, che vari problemi restino aperti». L'ex presidente di Autovie, chiede anche perché si sia rinunciato a chiedere ad Autovie Venete di realizzare, con proprie risorse, un tratto della strada e alla Regione, all'Anas, al competente Ministero di finanziare il resto dell'opera. «Per la terza corsia dell'autostrada si chiedono risorse a Roma, non indispensabili», ricorda, «e per la Meolo-Jesolo nessuno propone di chiedere allo Stato o alla Regione di finanziare direttamente. La mancata richiesta ha già causato anni di ritardo nella realizzazione, restando, tutti, invece, passivamente in attesa di una strada a pagamento, prevista, solo fino a Jesolo Paese. Non è necessario il pedaggio. Il promotore, ora escluso dalla gara, ha presentato, diversi anni fa una proposta relativa solo al tratto Meolo/Jesolo Paese di modo che l'ulteriore tratto da realizzare resta una speranza, un auspicio, un impegno politico, che permetterebbe, comunque, se realizzato, di raggiungere, e probabilmente sempre a pagamento, non solo Jesolo Lido e Cavallino, ma probabilmente anche Treviso. In tale ipotesi, il casello di Meolo perderebbe di motivazioni e sarebbe posta in discussione la sua utilità». «Una strada a pagamento», conclude, «comporta certamente anche conseguenze di isolamento, emarginazione per tutto il territorio. Siccome è già chiaro che il costo previsto per realizzare l'opera, circa 200 milioni di euro, dovrà essere aggiornato, il maggior importo sarà a carico di chi? Probabilmente della società concessionaria, la quale dovrà, per far tornare i conti e avere il giusto guadagno, o ridurre le opere previste o aumentare il pedaggio, o eliminare le esenzioni previste. La conferenza dei sindaci dovrebbe intervenire». --G.ca.© RIPRODUZIONE RISERVATA