Giulia, la pecora star a spasso in città In mutande per i diritti degli animali

Ormai Venezia è il giocattolo di tutti, vetrina per qualsiasi "pensata". Dopo i surfisti a motore in Canal Grande, i tuffatori notturni, gli indimenticabili due struzzi a spasso, ieri a fare il giro dei social è stata una pecora bianca, portata al guinzaglio tra le decine di migliaia di turisti che ogni giorno affollano all'inverosimile la città. Una ressa dello struscio bipede che alla vista la quadrupede Giulia - così si chiama l'animale - vuole un selfie muso-a-muso con lei. Ed è un continuo fermarsi, immortalare e ripartire. Un circo, che raccoglie via social sia indignazione sia simpatia. C'è da dire che Giulia - che ha anche un profilo Tik Tok (poteva mancare?) - è decisamente una gran bella pecora, dalla morbida lana candida. Ed è pure educata, costretta com'è a starsene per tutto il giorno in giro nella bolgia veneziana in "mutande", con tanto di fiocchetto rosa in testa e guinzaglio in tinta.Una presenza surreale, che Gabriella - rodigina, volontaria per la difesa dei diritti degli animali - spiega via social raccontando di aver salvato Giulia dal macello e che l'animale è abituato a passeggiare in città (venerdì era a Chioggia). L'assessore Sebastiano Costalonga posta entusiasta: «La signora che accompagna la pecora gira l'Europa nell'intento di sensibilizzare il Parlamento Europeo perché manca una precisa definizione giuridica di "animale d'affezione", sono al suo fianco in tutti i sensi. Ps: tranquilli non sta sporcando la città come invece fanno alcune persone». Giulia bela, fa foto su foto. La guardi e pensi che ha il muso di chi sogna - scampato il macello - di togliersi il pannolone e brucare in santa pace. --roberta de rossI