E su Venezia dice no al ticket e sì all'ingresso a fasce orarie
«Personalmente penso che una possibile soluzione per il controllo dei flussi turistici a Venezia - ormai in costante aumento - sia quella dell'ingresso a fasce orarie, impedendo soprattutto l'accesso indiscriminato e continuato all'area compresa tra Rialto e Piazza San Marco, quella maggiormente in sofferenza. E favorendo così la visita ad altre zone della città di grande pregio, ma che oggi non sono frequentate dai visitatori, semplicemente perché non le conoscono ».Vittorio Sgarbi - è lui che parla - è da pochi giorni sottosegretario al Ministero della Cultura. E a proposito di regolamentazione, sull'istituzione del contributo d'accesso alla città per i turisti giornalieri, che dovrebbe scattare dall'inizio del prossimo anno, dice: «Personalmente non sono favorevole al contributo d'accesso, perché non mi piace l'immagine di una città messa in vendita, come scaturirebbe dall'istituzione di una misura di questo tipo, anche se naturalmente non sta a me decidere. Ma ho l'impressione che il risultato della tassa d'ingresso sarebbe soprattutto quello di un aumento delle entrate del Comune e molto meno quello di una forma di controllo dei flussi turistici in entrata. Mi sono sempre chiesto come fosse possibile che una città dal volume di entrate turistiche di Venezia, avesse un bilancio comunale in forte debito. Ora so che con l'Amministrazione Brugnaro il bilancio è stato rimesso in equilibrio. Anche per questo non credo che il Comune abbia bisogno anche delle ulteriori entrate legate al contributo d'accesso». --