Alla finestra con il fucile vicentino denunciato
VicenzaPorta anche nel Bassanese l'inchiesta sul blitz ambientalista di Roma contro un capolavoro di Van Gogh. Dopo il quadro di Monet imbrattato con del purè di patate lo scorso 24 ottobre al Museo di Potsdam in Germania e il primo episodio avvenuto a Londra lo scorso 14 ottobre, dove è stata gettata della salsa di pomodoro su "I girasoli" di Van Gogh, gli attivisti del clima hanno agito anche nella capitale: "Il seminatore", altra opera di Van Gogh, esposta a Palazzo Bonaparte, è stata imbrattata con della zuppa di piselli. Tra le autrici, tutte ventenni del gruppo "Ultima Generazione", costola italiana di Extinction Rebellion, c'è anche Ismaela Cavallin, 24 anni, residente a Carpané di Valbrenta, iscritta a Ca' Foscari di Venezia. Le giovani sarebbero entrate nella mostra della Capitale, hanno gettato la zuppa di verdura sul dipinto e quindi sono rimaste a rivendicare l'atto di protesta. Il quadro aveva un vetro di protezione ma secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine ci sarebbero comunque stati danni, sia alla copertura del dipinto che alla cornice, seppur di non grave entità. Le ragazze adesso rischiano denunce pesanti. Le proteste si stanno intensificando anche in vista della Cop27, la 27esima conferenza Onu sul clima che si terrà a Sharm el-Sheikh, in Egitto, da oggi al 18 novembre. Sulla pagina di "Ultima Generazione", che oltre agli imbrattamenti crea anche blocchi al traffico, come a Padova o al grande raccordo anulare di Roma, i sostenitori della ribellione a protezione del clima spiegano: «I giovani che protestano per il clima hanno ragioni sacrosante. I dati sono allarmanti». «Vi scandalizzate per il lancio di una zuppa su un quadro protetto da un vetro, ma non per i cambiamenti climatici che porteranno alla morte di miliardi di persone» ha detto Ismaela. --