In regione il M5S si ferma al 6% «Errato non parlare di sanità»
VENEZIAOcchiobello, Castelmassa e Chioggia le medagliette da appuntare al bavero di Giuseppe Conte. Ma il M5S, in Veneto, guarda da distante l'exploit del Movimento in Italia. Con il 5,8% dei consensi in regione (Occhiobello 9,49%, Castelmassa 9,07% e Chioggia 9%) i pentastellati sono lontani dal replicare il 15% a livello nazionale che afferma il movimento dell'ex premier Conte come terza forza politica del Paese. «Sono particolarmente soddisfatta del dato registrato nel Veneziano e di Chioggia dove il M5S supera il 9%. A livello regionale il consenso raddoppia rispetto alle regionali di due anni fa, ma è chiaro che qui c'è ancora molto lavoro da fare». Secondo la consigliera regionale «grazie all'impegno di Conte che ha girato tutta Italia parlando di salario minimo, sociale, superbonus - così importanti per imprese e famiglie - un partito che tutti, fino a qualche settimana fa, davano per morto, ha saputo confermarsi forza politica determinate nel quadro politico nazionale. Temi che hanno toccato il cuore degli italiani. Il M5S è vivo e vegeto e continuerà a portare aventi il suo programma già realizzato per l'80% quando è stato al governo. Avanti sempre dalla parte giusta».Resta lo scarto, profondo, tra il risultato in regione e quello nazionale. «Tutti i partiti segnano differenze molto evidenti, il sistema elettorale era diverso» aggiunge Baldin. «Una situazione che conoscevamo, i sondaggi questa volta erano azzeccati. Detto questo va sottolineato che a livello nazionale la situazione è molto differente: dal punto di vista regionale c'è ancora un grosso lavoro da fare, anche per quanto riguarda la struttura del Movimento. Se potessi chiedere una cosa al presidente Conte, di primo acchito evidenzierei come sia necessaria più attenzione alla struttura in Veneto». E una differenza emerge anche sui temi toccati durante la campagna elettorale. «Dovevamo fare di più sul superbonus, visto l'interesse raccolto da questa misura sui nostri territori, e probabilmente non siamo stati capaci di intercettare certe sacche di fragilità. Senza dimenticarsi della sanità, un tasto che abbiamo toccato poco. La scissione ha pesato? No, visto il risultato di Di Maio direi che averlo a bordo era solo un danno».Rispetto ai nuovi equilibri in regione, Baldin conclude: «La Lega che perde consensi, con FdI che la doppia, apre a nuovi scenari in regione». --m.mar.© RIPRODUZIONE RISERVATA