Quattro indagati per la morte di Giuliano oggi l'incarico per effettuare l'autopsia

NOVENTASono quattro gli indagati per la morte di Giuliano De Seta, il 18enne stagista che, venerdì scorso, è morto schiacciato da una lastra di metallo di una tonnellata e mezzo alla Bc Service di via Volta a Noventa. Oggi alle 9.30, la pm Antonia Sartori conferirà l'incarico al medico legale Silvano Zancaner, per eseguire l'autopsia sul corpo del ragazzo. Il dottor Davide Roncali è invece il medico di parte nominato dalla famiglia, assistita dall'avvocato Luca Sprezzola. I quattro indagati sono la preside Anna Maria Zago dell'Itis di Portogruaro dove studiava il ragazzo, quale firmataria del contratto di alternanza scuola-lavoro; il trevigiano Luca Brugnerotto, amministratore unico della Bc Service Srl e tutor aziendale; quindi il professore dell'Itis incaricato come tutor scolastico di seguire il giovane nel suo percorso; infine il responsabile della sicurezza, una figura esterna all'azienda. La loro iscrizione al registro degli indagati con l'ipotesi di omicidio colposo è un atto dovuto, per permettere loro di nominare un proprio consulente medico legale per seguire l'autopsia. In questa fase delle indagini, infatti, gli accertamenti sono ad ampio spetto e gli indagati potrebbero aumentare (se sarà individuato uno specifico tutor aziendale) oppure ridursi, se qualche responsabilità venisse esclusa. Il solo legale nominato in questa fase è, al momento, l'avvocato Sprezzola per la famiglia De Seta. Gli altri avvocati sono per d'ufficio, in quanto gli indagati non hanno avuto il tempo materiale per designarne di fiducia. La morte di Giuliano ha sconvolto l'Italia. Davanti all'azienda di via Volta ci sono state diverse manifestazioni di protesta, l'ultima in ordine di tempo quella degli studenti di tutto il Veneto. Sono arrivati anche esponenti sindacali oltre che del mondo della scuola. Una vicenda che colpisce perché è morto un 18enne che stava studiando. Ed è stato messo in discussione tutto il percorso di alternanza scuola lavoro. Giuliano aveva lavorato durante l'estate nella stessa azienda con un contratto di apprendistato. Vi aveva lavorato per circa due mesi, consigliato anche da padre Enzo che lavora nello stesso settore, amico personale dell'amministratore unico. Lo stage era iniziato da pochi giorni.Pare che Giuliano stesse avvitando delle viti di una lastra di metallo poi caduta dal suo ancoraggio. Il ragazzo è morto per schiacciamento poco dopo il crollo della lastra di una tonnellata e mezzo. Tutti gli atti, le testimonianze e i documenti raccolti da carabinieri e Spisal sono stati trasmessi alla pm Sartori. La famiglia De Seta, il padre Enzo, la mamma Antonella e il figlio di 10 anni Gabriele sono distrutti. Il padre ha gridato più volte, giunto in via Volta: «Il mio mondo è finito». Ora la famiglia chiede giustizia. Ha accettato la visita dei titolari nella abitazione di via IV Novembre a Ceggia che hanno voluto porgere le condoglianze. Brugnerotto e soci hanno detto di non sapere cosa sia accaduto quel tragico pomeriggio. Il ragazzo doveva essere seguito nel suo stage e non si sa ancora se fosse solo quando la lastra l'ha ucciso a soli 18 anni. --Giovanni Cagnassi© RIPRODUZIONE RISERVATA